Carisma è missione: Impariamo a leggere
Siamo un po' tutti analfabeti! Negli anni '60 qui in Brasile incontravo spesso persone che di fronte a una scritta rimanevano interdetti e umiliati: non so leggere! Poteva essere una notizia importante a caratteri cubitali e colorati... Niente: non so leggere! Era un'esperienza che mi lasciava triste.
Rivivo questa esperienza quando leggo il terzo obiettivo che le Costituzioni saveriane ci propongono, dopo la conversione e l'annuncio: meditare e pregare la Parola "per leggere con i fratelli, in mezzo ai quali lavoriamo, i disegni di Dio negli avvenimenti della loro storia".
Dunque bisogna saper leggere. Il Signore invia i suoi messaggi e disegna i progetti nel grande libro del creato e nel quaderno degli avvenimenti umani. Il beato Conforti ha scritto: "Tutte le creature possono istruirci..., perché il mondo e l'universo sono un grande libro, fedele espressione del pensiero di Dio... Felice chi sa leggere il sublime volume".
Bisogna proprio imparare a leggere: il creato, l'uomo e la sua storia. Tutti gli eventi e il cammino dei popoli sono per il cristiano un "chiaro linguaggio": nascondono e insieme rivelano il messaggio che il missionario deve saper "leggere con i fratelli in mezzo ai quali lavora". Gli avvenimenti della loro storia sono il libro che lo Spirito scrive per noi. Imparare a leggerli è esperienza spirituale irrinunciabile per una sana spiritualità missionaria. Eppure quante volte ci comportiamo da analfabeti: non sappiamo o non vogliamo leggere quello che lo Spirito dice alle chiese.
Il missionario non è il primo ad arrivare; egli entra in un campo che altri hanno lavorato (cf. Gv 4,36-38).
Ha lavorato il Padre, creatore degli uomini e delle cose; ha lavorato lo Spirito, che lancia nel terreno delle culture e della storia i "semi del Verbo". Il missionario dovrà avvicinarsi ed entrare in quel terreno ascoltando con umiltà ciò che il Signore gli dice; dovrà lavorare in quel terreno con la prudenza e la saggezza di chi non ha un progetto proprio. Ma è attento a leggere e a realizzare il progetto che gli verrà rivelato: il progetto di Dio.
Per concludere queste riflessioni sul testo delle Costituzioni saveriane, lo ripropongo ricordando che siamo invitati a leggere la Parola di Dio che è stata scritta su pergamena per imparare a leggere la stessa Parola scritta nella vita di ogni persona e nella storia di ogni popolo.
"Consapevoli che la Parola di Dio suscita la fede e convoca la chiesa, sentiamo necessità di ascoltarla, meditarla e pregarla ogni giorno, sia personalmente che comunitariamente, per convertirci alla maniera di pensare e di agire di Dio, per annunciarla con franchezza e per leggere con i fratelli, in mezzo ai quali lavoriamo, i disegni di Dio negli avvenimenti della loro storia" (n. 44).