SUD/NORD NOTIZIE
Bisogna agire!
Road map per il clima. Dopo due settimane di incontri, i 196 paesi partecipanti alla Conferenza Onu sul clima a Marrakech si sono presi altri due anni di tempo per finalizzare i dettagli che regolano l’accordo, siglato a Parigi nel 2015, per ridurre le emissioni di gas serra e frenare il riscaldamento del pianeta. Si dovrà definire, in particolare, in quale modo i paesi monitoreranno il loro impegno.
Non mancano i critici: “La Cop22 è un’opportunità mancata dalle nazioni per mostrare che sono pronti a fare di più; si avanza, ma troppo lentamente”.
• Fermatevi! La Rete Italiana per il Disarmo chiede che il governo Gentiloni interrompa subito le forniture dei sistemi militari, impiegati dalle forze armate saudite e dai suoi alleati nel conflitto in Yemen. Lo ribadisce, dopo la decisione dell’amministrazione Obama di sospendere l’invio a Ryad di “bombe aeree” e di “munizionamento di precisione”.
--> Giorgio Beretta commenta: “Dal nostro Paese continuano a partire carichi di bombe aeree per rifornire la Royal Saudi Air Force. L’ultimo, con oltre 3mila bombe, è partito in gran segreto da Cagliari; riteniamo si tratti anche questa volta di bombe aeree prodotte dalla RWM Italia, azienda del gruppo tedesco Rheinmetall, con sede legale a Ghedi (BS) e fabbrica a Domusnovas in Sardegna...”.
Per saperne di più, Francesco Vignarca (segreteria@disarmo.org), Giorgio Beretta (berettagiorgio@gmail.com).
• Siria: dietro le quinte. La Siria è entrata nelle prime pagine di giornali, telegiornali e socialmedia. Dopo mesi di silenzio, c’è voluta una crisi umanitaria gravissima per scuotere le coscienze. Intanto, le équipe di Medici Senza Frontiere (MSF) stanno fornendo supporto e forniture mediche nell’ambito dell’evacuazione dei feriti da Aleppo est. È stata inviata una prima fornitura di farmaci e materiale medico all'ospedale di Aqrabat, la principale struttura di ricezione dei feriti evacuati. Altre 45 tonnellate di forniture mediche sono pronte. Le persone in arrivo sono in condizioni precarie dopo cinque mesi vissuti sotto assedio.
In allerta…
• Congo RD: il dialogo continui. “Il dialogo deve proseguire per trovare una soluzione alla crisi politica”. È questo il senso del messaggio dei vescovi sullo stato dei negoziati condotti dalla locale Conferenza episcopale. C’è l’interesse dei partecipanti a lavorare insieme per l’interesse superiore del Paese, anche se rimangono divergenze su alcuni punti: fine del mandato del presidente; impegno di tutti i partiti a non cambiare la Costituzione; impegno del presidente Kabila a non cercare di ottenere un terzo mandato; processo elettorale.
• Colombia: Farc partito politico. A Bogotà, procedendo sulla strada intrapresa per trasformarsi a tutti gli effetti in partito politico nel 2017, le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC) si sono registrate sotto la sigla "Voci di pace e riconciliazione". Intanto, a Roma, papa Francesco ha incontrato prima separatamente e poi insieme il presidente della Colombia p Juan Manuel Santos e l’ex presidente Álvaro Uribe. La speranza è che la pace sia stabile e duratura.
• Brasile: allarme austerity. Per la necessità di ridurre il debito, il governo Temer ha bloccato gli investimenti dei prossimi due decenni a livello del 2016. La misura (Pec 241) rischia di tagliare la spesa sociale e il giro di vite si abbatterebbe sulle classi popolari, sui poveri e sui 40 milioni di brasiliani che non lo sono più. A rischio sono i programmi che coinvolgono l’edilizia popolare, il sistema educativo e il servizio sanitario, con i contraccolpi più forti nelle zone rurali, dove già sono stati dimezzati i fondi della riforma agraria. E da novembre la protesta è tornata nelle strade, anche per denunciare la corruzione senza limiti.
