Burundi senza pace - Un appello a Kofi Annan
L’appello di pace, lanciato dalle associazioni che in Italia appoggiano il centro giovani Kamenge, è stato accolto con attenzione dai ragazzi e dai giovani delle varie parrocchie dell’arcidiocesi di Salerno Campagna Acerno. Non si è trattato di una semplice raccolta di firme. L’iniziativa è stata accompagnata da attività di informazione e di sensibilizzazione sulla drammatica realtà in cui vivono le popolazioni del Burundi.
Disegni di pace
Attraverso alcuni cartelloni sono state rese visibili le attività di pace e di riconciliazione organizzate dal centro giovani Kamenge, che da anni è impegnato a ricostruire la pace in un Paese che si sta distruggendo. La petizione, sottoscritta da tanti giovani e adulti, era rivolta al segretario generale delle Nazioni unite, Kofi Annan, perché visiti personalmente il Burundi e si renda conto direttamente di ciò che sta avvenendo a livello politico, economico e sociale.
Attraverso la raccolta di firme è stato chiesto anche che le Nazioni unite riprendano in mano la situazione, favorendo immediatamente la stesura e la sottoscrizione di accordi tra i vari gruppi di forze armate in conflitto tra di loro.
Gli altri obiettivi principali dell’iniziativa sono: primo, fare pressione affinché venga presto costituita e resa operativa una commissione speciale, che ricerchi i colpevoli dei crimini commessi; secondo, condannare fermamente e sanzionare tutti coloro che continuano a bloccare il processo di pacificazione del Burundi.
Un’iniziativa che continua
Grazie alla partecipazione di molti amici, la campagna ha visto il coinvolgimento anche delle scuole e di altri settori della società. In questo modo, i fogli si sono moltiplicati rapidamente per accelerare la raccolta di un numero maggiore di firme.
L’impegno nei confronti del Burundi e di altri Paesi del centro Africa non termina con questa campagna; anzi continuerà con altre forme di solidarietà e di sensibilizzazione.