Ascoltare il cuore dei giovani
Quaranta giovani, amici dei saveriani e del Pime, si sono incontrati lanciandosi una sfida: i giovani possono fare missione? Sono i giovani con gli smartphone sempre in mano, i jeans rotti e le cuffie alle orecchie. C'è una speranza per loro?
Abbiamo raccolto la sfida cercando di dare una risposta. Ne è uscita una giornata meravigliosa, piena di colori e profumi del sud: giochi, canzoni, preghiere, riflessioni, testimonianze. P. Franco ci ha parlato della Sierra Leone, Cristina del Bangladesh, Loris, Paolo e Ciro di Salerno del loro servizio ai senza dimora nel dormitorio saveriano. “La bontà umana donata fino in fondo è il cuore della missione: gli africani non donano qualcosa, ma tutto se stessi. Occorre guardare con l'occhio del cuore. Tu conquisti il loro cuore e loro conquistano te!”. “Appena sono arrivata in Bangladesh ho pianto di dolore per nove giorni, al nono giorno mi sveglio con ansia e tachicardia perché avevo sognato di essere tornata in Italia. Ho capito che il mio amore per il Signore mi portava a vivere e a spendermi totalmente per questo paese".
I tre ragazzi del gruppo Missione Giovani ci parlano della loro esperienza coi Senza Dimora. “È un’opportunità che ti fa crescere, apre gli occhi, aiuta a diventare una persona più vera che va in profondità nelle relazioni. Non giudichi i poveri per l’esteriorità, ma diventi loro amico".
Invitiamo i giovani a riunirsi a due a due per cercare una parola che possa descrivere il sentimento che portano nel cuore dopo questa giornata vissuta insieme all'insegna della missione. Ne escono queste parole: gioia, condivisione, amore, amicizia, dono, passione, Gesù, Signore, esperienza, futuro, gusto della vita, sorrisi. Per un giorno, un gruppo di missionari e di missionarie, assieme agli animatori giovanili, si sono messi in ascolto del cuore di 40 giovani della nostra amata terra e si sono lasciati trasportare dal loro desiderio di missione. Quanto sono ricchi i nostri giovani!