Arrivederci Romagna!
Saluto la Romagna, dove ho aperto gli occhi al mistero della vita con la barba bianca per ritornare in Africa. All’estero mi chiedevano da dove venivo. Cercavo di dire nelle vicinanze di Bologna, Ravenna, Venezia. Per la precisione, sono nato a Savignano sul Rubicone. Tutti i santi della Romagna del cielo e della terra ci abbiano a proteggere nelle stagioni della nostra vita.
I maestri ci parlano del racconto “Sangue romagnolo” di Edmondo De Amicis. Don Oreste Benzi, in seminario a Rimini, diceva “Il Signore ci ha dato un cuore grande”. San Paolo nella lettera agli Efesini (3,8-12) scrive: “Fratelli, a me, che sono l'ultimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia: annunciare alle genti le impenetrabili ricchezze di Cristo e illuminare tutti sulla attuazione del mistero nascosto da secoli in Dio, creatore dell'universo...”.
A San Pietro in Vincoli, la scuola media è intitolata all’esploratore ravennate “Romolo Gessi”, che ha scritto il diario sui sette anni vissuti nel Sudan egiziano. Romolo Gessi, al servizio del governo egiziano, ha riorganizzato lo stato, con l’esplorazione scientifica, la lotta contro la tratta dell'avorio e degli schiavi. Nel settecento e nell’ottocento alcuni missionari erano esploratori militari, studiosi di altre culture, o missionari del Vangelo. Con i saveriani a San Pietro in Vincoli si possono vedere i tre tipi di missione: militare, diplomatica, evangelica apostolica.
Tre novizi che hanno studiato nel noviziato di San Pietro in Vincoli sono stati uccisi in Congo. Per p. Luigi Carrara, p. Giovanni Didoné e fratel Vittorio Faccin è in corso il processo canonico per il riconoscimento del martirio per la fede. David Livingstone, missionario calvinista, è stato trovato morto in ginocchio ai piedi del suo letto, con la Bibbia in mano. Nel suo diario, ha parlato dell’alleanza di sangue con i capi tribali per garantirsi la sopravvivenza. Gesù, invece, ha stretto un’alleanza d’amore.
Insomma, ci benedicano e proteggano i nostri santi protettori: Santa Teresa di Lisieux, san Francesco Saverio e san Guido Maria Conforti.
Ho ricordato il 25° di Messa con don Andrea Santandrea, compagno di seminario del nostro p. Giuseppe Arrigoni. Nativo di Ranchio, continua una lunga tradizione d’amicizia con i saveriani. A Collina di Pondo si invoca la protezione della Madonna degli occhi, venerata da cinque secoli. Ho festeggiato in tono minore, ma ho invocato la protezione di Sant’Ellero a Galeata e san Vicinio a Sarsina per le croci della missione in Africa: malaria, febbre gialla, tifo, ebola… Al battesimo della prima malaria, la suora che mi curava mi ha detto: “Dino, sei diventato africano!”.