Arrivederci p. Ercole Marcelli!
“Eccomi, eccomi, Signore io vengo…”. È stata la risposta di p. Ercole Marcelli, il mattino del 30 novembre scorso. Era andato nell’orto della casa dei saveriani a Zelarino. La chiamata è arrivata all’improvviso. Forse non se l’aspettava. Anche lui, come noi, si stava preparando alla festa di san Francesco Saverio, nostro patrono. Ma il Signore della Vita lo ha voluto subito con sé.
Quando la notizia si è diffusa nei dintorni e fino in Calabria, oltre che al suo paese di Perito (SA), sono arrivate tante testimonianze di affetto, simpatia e ringraziamento per la sua vita, donata in modo discreto a tante persone. Egli cercava sempre di vedere il buono in ogni cosa, quando era a Taiwan, in Sierra Leone, così come nelle varie comunità d’Italia. Non parlava molto, ma diceva parole di saggezza, utili per aiutare a costruire un clima di convivenza fraterna. Con i suoi familiari ci siamo incoraggiati a vicenda, per vivere bene questo momento di tristezza alla luce della fede.
Nel pomeriggio del 3 dicembre è stato portato nella chiesa della casa di Zelarino, dove è stata celebrata una Messa di suffragio, insieme a una cinquantina di amici. Martedì 4 dicembre, nel pomeriggio, c’è stato il saluto con l’Eucarestia nella parrocchia di Zelarino, presieduta da p. Rosario Giannattasio, superiore dei saveriani in Italia. Nella sua riflessione, si è chiesto: “In che cosa p. Ercole ci ha contagiati e che cosa ci ha comunicato? È stato un uomo elegante nei rapporti interpersonali, uomo della Parola di Dio ascoltata e rielaborata nel silenzio del cuore e vissuta nell’esperienza della vita”.
La sua avventura missionaria è partita dal suo paese di Perito, nel Cilento. Nel 1946 è entrato nella casa di Massa di Vallo della Lucania. Ordinato presbitero nel 1959, a Parma, ha seguito le vocazioni adulte. Poi il sogno della Cina, primo luogo di missione dei saveriani. Insieme a tre compagni di missione, parte per Taiwan, dove rimane fino al 1972. Torna in Italia per servire la famiglia saveriana, soprattutto nella Casa Madre, con anziani e ammalati. Nel 1986 riparte per la missione in Sierra Leone, dove rimarrà fino al 1999. Rientra in Italia, prima in Sardegna e poi a Gallico (RC). Dal 2015 era a Zelarino. Ha accettato tutto in spirito di obbedienza e ha sempre costruito un rapporto positivo, costruttivo e generoso con le varie realtà della chiesa locale. Era un uomo di comunione, che aiutava a trovare soluzioni condivise ai problemi”.
P. Cisco, rettore della comunità di Zelarino, ha ringraziato per la numerosa partecipazione, compresi parecchi presbiteri delle diocesi di Venezia, Padova e Treviso. Don Daniele Memo, vicario per la pastorale della diocesi di Venezia, ha portato la vicinanza del Patriarca Francesco. Ha ricordato quando p. Ercole andava per il ministero a Cavallino, Ca’ Vio e a Jesolo. Parenti, amici e tante persone l’hanno salutato, noi abbiamo messo un fiore come ricordo per il Buon Viaggio. Non lo dimenticheremo.