La contemplazione del volto del Signore suscita nei discepoli la contemplazione anche dei volti degli uomini e delle donne di oggi: il Signore infatti si identifica con "i suoi fratelli più piccoli" Mt 25,40. Il XIV Capitolo Generale dei Saveriani, celebrato recentemente in Messico, ha espresso compiacimento per il cammino fatto da vari gruppi di laici che vivono e realizzano la missione "ad gentes" condividendo con i Saveriani il carisma e la spiritualità.
Simbolo estremo di questa condivisione è la rmss10naria laica Katina Gubert, che subì il martirio in Burundi assieme ai Saveriani p. Ottorino Maule e p. Aldo Malchiol; insieme nel lavoro di evangelizzazione, insieme nel martirio. L'annuncio del Vangelo compete a tutti i cristiani. Il Signore ci fa l'onore di riporre in noi la sua fiducia e ci chiama al ministero usandoci misericordia. Non è una chiamata riservata ad alcuni, ma è per tutti, ciascuno nel proprio stato di vita.
La missione dei laici è di fondamentale importanza per la vita della Chiesa e per il servizio che la Chiesa stessa è chiamata ad offrire al mondo. Consapevoli della corresponsabilità ecclesiale della missione, ci sono dei laici che si rivolgono ai Saveriani per condividere con loro il carisma saveriano nella modalità laicale. Il carisma saveriano è "sentirsi inviati a popolazioni e gruppi umani non cristiani, fuori del nostro ambiente, cultura e Chiesa di origine. La nostra missione ci chiede di proclamare il Regno là dove non è ancora riconosciuto, di denunciare quanto vi si oppone, di indicarlo già presente nei segni, di collaborare alla sua venuta".
I Saveriani sono presenti a Cagliari da quarant'anni. Lo zelo missionario dei primi, come i padri Giovanni Picci, Angelo Lampis e quelli che li hanno seguiti negli anni, ha entusiasmato moltissime persone che in qualche modo si sono sentite missionarie nello spirito tipico dei Saveriani, li hanno sostenuti, hanno collaborato a tante loro iniziative.
Molte vocazioni missionarie sono nate e sono maturate nella vasta rete degli Amici dei Saveriani. L’istituto in Via Sulcis è stato il centro di varie attività. Tanti giovani hanno ricevuto una buona formazione per la loro vita, sia che essi siano diventati missionari, sia che siano tornati nelle loro famiglie. Ecco come una mamma nel cagliaritano pregava recentemente nel giorno del matrimonio di suo figlio vissuto vari anni con i Saveriani:
"Figlio, fin da quando ti tenevo nel mio grembo ti ho amato come dono di Dio. Crescendo ti ho educato al timore di Dio aiutata dai Saveriani. Ora che al tuo fianco c'é la tua sposa, vi affido all'amore della Madre celeste. Vi guidi e vi protegga sempre".
Nelle parrocchie predicando le Giornate missionarie, le Quarantore, i panegirici dei santi, le omelie nelle Messe domenicali, nei colloqui e confessioni, i Saveriani hanno seminato sempre l'urgenza della missione e la chiamata di tutti ad essere missionari secondo il proprio stato.
Non sono mancate altre attività di formazione alla vita e spiritualità missionarie: incontri settimanali, ritiri spirituali per l'Avvento e la Quaresima, esercizi spirituali annuali, sono alcuni dei momenti formativi alla missione. Il nostro impegno è di accompagnare nella formazione e nel discernimento quei laici particolarmente sensibili e chiamati ad una partecipazione più completa alla missione universale della Chiesa.
Chissà che non si possa arrivare a preparare qualcuno che possa spendere qualche tempo in missione con i Saveriani?
