Amore oltre le gabbie dorate
Sta passando un’altra estate, con le vacanze che tra poco andranno in archivio. Il nuovo anno, ricco di impegni e routine, è alle porte con tutto il suo carico di speranze, aspettative e timori. Non è inusuale sentirsi al primo giorno di scuola, quando arriva settembre, anche se non siamo più chiamati sui banchi già da un po’ di tempo.
Eppure, “a scuola di vita” dovremmo tornarci in tanti. Se guardiamo al nostro Paese, non possiamo relegare solo alle rubriche di cronaca nera alcuni avvenimenti.
È giusto parlarne, senza essere morbosi, ma con il coraggio di guardare in faccia la realtà.
Sempre più spesso si legge e sente di uomini, anche giovani, che usano la violenza contro le proprie donne. Ha fatto scalpore il 31enne che ha ucciso moglie e figli per poi andarsene a vedere la partita con gli amici. Ha voluto eliminare il “problema”, ovvero la sua famiglia, a suo dire “un ostacolo” per la realizzazione personale, per una nuova vita.
Siamo sempre più liberi di scegliere, eppure ci rinchiudiamo in gabbie dorate da cui poi vogliamo scappare, perché ciò che abbiamo scelto non ci piace più; scartiamo le persone come fossero fogli da cestinare. Cosa succede ai maschietti degli anni duemila? Di chi sono figli, prima ancora che genitori? Cosa trasmettiamo nelle scuole, negli oratori, nei gruppi missionari, negli incontri?
C’è qualcosa che non funziona, qualcosa da rivedere a livello educativo? Facciamolo subito… Non c’è tempo da perdere.
Ci sono anche tante storie, per nostra fortuna, che riportano al centro il significato dell’amore, del rispetto, della “tenerezza”, tanto invocata da papa Francesco…
In queste settimane stanno percorrendo internet, attraverso il canale youtube, o la cronaca dei giornali, alcuni racconti strazianti e pieni di speranza allo stesso tempo.
Rowden e Leizl, due giovani fidanzati delle Filippine, decidono di sposarsi. La data è fissata per l’8 luglio, nel trentesimo compleanno di Rowden. Insieme alla figlia Zakiah di due anni, i tre formano una bella famiglia. Poi tutto cambia di colpo. A fine maggio, a Rowden è diagnosticato un cancro al fegato, al quarto stadio. Il tasso di mortalità per questo tipo di tumore è molto elevato.
Con la salute del giovane che andava deteriorando giorno dopo giorno, il suo ultimo desiderio era quasi scontato: sposare la sua Leizl, di fronte a coloro che amava di più. Le nozze vengono organizzate nei corridoi dell’ospedale a Manila. C’è il prete, c’è la sposa, la figlia, i parenti e qualche amico. Rowden è morto meno di 10 ore dopo aver detto «sì, lo voglio». Il video del matrimonio dura circa tre minuti ed è stato pubblicato dal fratello Hasset.
Un’altra storia arriva da una stazione delle nostre città. Un giovane non vedente si muove con attenzione, facendosi spazio con il suo bastone bianco. Poi si ferma. Nel frattempo, gli si fa incontro una ragazza, giovane come lui, che cammina guardando in terra. Lei appoggia il braccio sinistro sulla sommità del bastone. In mezzo al piazzale, i due giovani si stringono in un abbraccio di dolcezza.
La ragazza cinge il collo di lui e solo in quel momento si vede che il suo avambraccio è una protesi. La ragazza alza il viso per baciarlo e sulla sua guancia sono visibili i segni di un intervento profondo, come per rimediare a un’ustione.
È un semplice esempio d’amore, in mezzo al via vai distratto d’ogni giorno, che riesce a vincere le difficoltà, gli handicap fisici, che va oltre il dolore.
È quell’amore che non si fa imprigionare in nessun tipo di gabbia dorata.