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Alla scuola del Caburlotto, S. Guido spiegato ai piccoli alunni

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A Mestre, in via Terraglio, sulla strada che unisce la città a Treviso, ci sono una scuola materna e una scuola elementare, gestite dalle suore "Figlie di san Giuseppe", dette anche del Caburlotto, dal nome del sacerdote che le ha fondate nel 1857.

Ogni mattina della settimana uno dei saveriani di Zelarino va a celebrare la santa Messa per la comunità delle suore. Sono più di duecento i bambini che frequentano questo istituto. All'apertura e chiusura dei trimestri e dell'anno scolastico, p. Mario Diotto, accompagnato dalla sua fisarmonica, prepara ragazzi e genitori alla Messa, tiene l'omelia e fa la catechesi.

Ragazzi attenti e interessati

Quest'anno ci è sembrato naturale presentare la figura del Conforti e dei saveriani. In ogni classe gli alunni hanno seguito con interesse un breve filmato sulla vocazione del santo vescovo e fondatore e sulle caratteristiche dei suoi missionari.

Che cosa ha colpito di più i giovani alunni? Dalle loro risposte è emerso soprattutto il fatto che un bambino della loro età potesse avere un contatto così profondo con il Crocifisso: "Io guardavo Lui e Lui guardava me, e pareva mi dicesse tane cose!". Molti hanno sottolineato il suo spirito di viva fede, il suo sguardo fisso su Gesù, il vedere, amare e scoprire Gesù in tutti, il suo desiderio di farlo conoscere e amare da tutti.

Una famiglia in cammino

I ragazzi hanno visto in Guido Conforti una persona colpita da Dio, buona, generosa, disposta a sacrificare la vita per gli altri, scelto da Gesù per fondare i missionari Saveriani. Tutti hanno percepito che la loro famiglia è grande come il mondo. Ma siccome non tutti conoscono Gesù, anche loro si sono sentiti come i missionari: una famiglia in camino.

Tutti avrebbero voluto essere a Roma per ascoltare il Papa che dichiarava "santo" questo grande vescovo missionario. Pur restando dentro le mura della scuola, ci sono andati con lo spirito, e sventolando le bandierine bianche e gialle, hanno gridato con il loro entusiasmo: "Viva il Papa! Viva san Conforti!".

Chissà che l'entusiasmo nella vita diventi "vocazione" e, per qualcuno anche donazione totale alla missione, affinché nostro Signore Gesù Cristo sia da tutti conosciuto e amato.



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