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Fin da ragazzo, ho potuto sperimentare la felicità che si ha nel donare sé stessi, in particolare agli “ultimi”, agli emarginati, perché è lì che possiamo trovare il Cristo sofferente che… ci aspetta. Questo desiderio di donare mi ha sempre affascinato, fino a poter dire “sì” all’invito di Cristo e a lasciare tutto per seguirlo.

Ancora oggi, “lasciare tutto” è la condizione senza la quale non si può seguire Chi ci invita a stare con Lui e a farlo conoscere a coloro che ancora ne sono lontani. È così che ho deciso di entrare dai saveriani di Cremona nel 1968 (sono nato a Spinadesco). Fin da allora, andare in Africa e fare del bene è stato un desiderio/bisogno superiore a tutto il resto. Niente e nessuno riuscivano a distogliermi da questo pensiero. Certamente, non sono mancate le difficoltà, soprattutto all’inizio: “Sarò in grado di realizzare ciò che Cristo mi chiede? Ne avrò la forza?”.

Mi sono fidato di Lui e del suo amore. A settembre potrò ringraziare il Padre per il 50° di Professione Religiosa. Ed è ancora più affascinante viverlo qui, in Congo RD, un Paese che amo e al quale spero di poter dedicare le mie energie fino alla fine. È bello ripercorrere le tappe della propria vita e vedere come, in ogni momento, la Misericordia del Padre ci accompagni. Grazie a Lui ho potuto rivolgermi agli “ultimi”, i bambini prima di tutti. La mia attività è totalmente dedicata all’animazione sanitaria. Gli aiuti che ricevo sono destinati agli ammalati, in particolare, bambini con ginocchio varo e valgo e piede torto, bambini affetti da Tubercolosi ossea, bambini affetti da IMC (Infermità-Motoria-Cerebrale). Sapevo che avrei trovato molti di questi ultimi casi, ma la realtà ha superato ogni mia previsione.

Nel 2018, proprio per andare incontro alle famiglie di questi bambini, impossibilitate a pagare le spese del ricovero e delle cure, ho chiesto un aiuto anche ai lettori di “Missionari Saveriani” (progetto 4/2018), supportato dalla Onlus dei saveriani. Molti mi hanno aiutato e continuano ad aiutarmi. Grazie a queste persone, tanti bambini hanno accesso alle cure e ai ricoveri che, altrimenti, sarebbero loro negati. Trovo nel “Centre Béthanie” di Uvira un supporto meraviglioso per la cura della maggior parte dei casi che arrivano. Il Centro è gestito dalle Missionarie di Maria-Saveriane. Inoltre, in collaborazione con i “Frères de la Charité” di Mulongwe/Kavimvira, aiuto quei bambini che devono essere trattati con psicofarmaci, in particolare bambini epilettici.

Tutto questo è Gioia! Ridare il sorriso a bimbi ammalati che ti interrogano, fissandoti negli occhi, ti commuove e ti riempie di felicità, quella stessa Felicità che il Cristo ha promesso a tutti coloro che mettono in pratica il comandamento dell’Amore e che ad esso dedicano per intero la loro vita. “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv. 15, 9-11).



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