E' ormai tradizione in casa saveriana, con i laici saveriani e saveriani, organizzare il cenone con i senza fissa dimora, con i barboni della stazione, con i laici, i saveriani e con chi vuole.
E anche quest'anno ci risiamo trovati.
Un spaccato di umanità che tocca tutti i continenti, tutti i marciapiedi della città, chi non ha altri impegni con amici o familiari.
Circa 70 persone ci siamo trovati, alle 20.30 abbiamo pregato insieme, fatto l'eucarestia e poi a tavola, per mangiare, per giocare a tombola, per il salto dello spumante a mezzanotte, mentre fuori per un’ora c'è stata la rivoluzione dei botti.
È stata una serata incantevole, sotto la guida imperturbabile di Antonio Bonifacio. Un fiume di buon anno a tutti, in lingue, con tanta gioia, con la speranza di continuare questa tradizione, ma specie con la voglia di fare che il prossimo anno sia di vera fraternità per tutti.