Annuncio della morte di P. Giuseppe Pulcini
La Direzione Generale informa:
Venerdì 16 aprile 2021, alle ore 6.00 am (ora locale) è deceduto a Yaoundé (Camerun – Ciad) presso il Centre Hospitalier Catholique Claudine Echernier dove si trovava ricoverato da giovedì mattina 15 aprile, per difficoltà respiratorie, il nostro confratello p. Giuseppe Pulcini sx. P. Giuseppe era parroco della Paroisse Jésus Le Bon Pasteur e membro dell’equipe educativa del Teologato di Yaoundé. P. Giuseppe è fratello del nostro confratello p. Eugenio Pulcini sx, Consigliere Generale, e cugino del nostro confratello p. Mario Pulcini sx. Aveva 70 anni essendo nato a Gavarno di Nembro (Bergamo – Italia) il 25.06.1950.
P. Giuseppe entra in Istituto a Nizza Monferrato nel 1969 dove emette la prima professione religiosa e missionaria (12.09.1970). A Parma emette la Professione Perpetua il giorno di San Francesco Saverio (1976) e riceve l’ordinazione presbiterale al Palazzetto dello Sport (Parma) il 25 settembre 1977.
Nel 1978 viene destinato alla circoscrizione italiana con il compito di formatore nella scuola apostolica di Udine dove vi rimane fino al 1984. Dopo un anno di studio della lingua francese a Parigi (1985), arriva alla circoscrizione del Camerun-Ciad. Dal 1986 è subito parroco di Masa Kudueita – Diocesi di Yagoua (popolazione Massa). Allo stesso tempo svolge il servizio di vice superiore regionale. Nel 1998 è parroco di Bongor (Ciad) e superiore della comunità saveriana. Dopo un anno circa di aggiornamento nella comunità di Via Aurelia, Roma (1999) ritorna a Bongor come vice parroco ed economo locale. Nel 2005 lavora nuovamente a Masa Kudueita – Diocesi di Yagoua, nella pastorale parrocchiale e nella amministrazione della comunità. Dal 2007 al 2011 è nuovamente a Bongor (Ciad). Dal 2008 al 2012 è nuovamente vice superiore regionale. La sua salute richiede un tempo di cure in Italia (2011-2013). Ristabilitosi, trascorre un anno a Bongor (Ciad) (2013-2014) per poi dal 2015 essere nominato parroco della Paroisse Jésus Le Bon Pasteur di Yaoundé. Viveva insieme alla comunità Internazionale di Teologia.
“Ho maturato questa mia scelta alla luce della parola di Dio, nell’incontro con i miei confratelli e nel dialogo con i miei superiori. Sono consapevole anche dei limiti e possibilità di questa famiglia, ma, nonostante ciò, desidero prenderne parte in modo definitivo. Con la grazia di Dio accetto, quindi, di vivere la gioiosa convivenza saveriana, che purtroppo non so tradurre in parole, ma la cui evidenza mi ha colpito e mi convince. Con l’aiuto di Dio spero di rimanere sempre fedele a queste mie parole…” (Domanda alla Professione Perpetua, Parma 1 ottobre 1976)
Riposi in pace.