Aspettare è un’esperienza di tutti. Al mattino aspettiamo la sera e la sera il mattino. Aspettiamo per gli appuntamenti, per il lavoro, per il treno, per l’arrivo di qualcuno e per tante altre cose. In Occidente si consulta l’orologio e si aspetta a orario fisso.
Qui in Sud Sudan ho fatto l’esperienza di aspettare a orario indeterminato.
Dieci giorni fa, dovevo tornare da una missione con un volo charter. La sera prima arriva una telefonata dalla capitale con l’informazione che il volo sarebbe dilazionato di un giorno perché l’ufficiale che doveva dare il permesso non si era presentato in ufficio. Aspettiamo.
Una seconda volta dovevo partire con un elicottero delle Nazioni Unite per visitare un villaggio, dove le autorità avevano chiesto la presenza dei missionari. Ero al seguito di un vescovo locale, mons. Paride Taban. Ci avevano detto di arrivare all’aeroporto alle sei del mattino. Ci presentiamo all’entrata puntualmente, ma troviamo il cancello ancora chiuso. Bisogna aspettare che aprano. Verso le sette entriamo nella sala Vip. L’elicottero non è pronto. Aspettiamo. Prenderà il volo alle 9:30.
L’ultima volta è stato giovedì scorso, 20 novembre 2014. Bisogna presentarsi all’aeroporto alle ore sette del mattino. Con un missionario comboniano arriviamo in tempo, ma non si sa a che ora partirà l’aereo. Verso le otto ci dicono che l’aereo partirà alle nove. Aspettiamo. Alle dieci inizia il check in. Dopo un’ora si entra nella sala d’aspetto e ovviamente… aspettiamo. Alle 12:30 si sale in aereo. Vicino al nostro piccolo areo ce n’è un altro; i piloti stanno facendo carburante. Bisogna aspettare che finiscano. Poi lentamente ci si muove verso la pista. Ci sono alcuni aerei delle Nazioni Unite in partenza. Hanno la precedenza e noi aspettiamo.
All’una del pomeriggio siamo in volo. Qualcuno chiede sottovoce: “Quanto durerà il volo”? “Che importa, mi viene da pensare, tanto noi aspettiamo”! E quelli che ci attendono all’aeroporto di arrivo? Aspettano anche loro.
Tra pochi giorni inizia l’Avvento. Noi aspettiamo con gioiosa speranza la venuta del Signore nostro, Gesù Cristo.
- GIORGIO BIGUZZI.
- Giuba, 26 novembre 2014.
