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DESOLATI, VOGLIAMO VIVERE. APPUNTI DAL SAHEL

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C’è appena un anno o poco più di differenza tra loro. Sono fratelli e si trovano in viaggio da qualche giorno. Originari della vicina Nigeria hanno transitato per qualche ora da Niamey. Osas et Brighter avevano una borsa in due. Senza soldi e documenti di identità solo possiedono il biglietto per Agadez. Da lì potranno continuare in Libia e magari tentare di attraversare il mare. Appena sanno di rischiare la vita e che avventurarsi senza sapere è pericoloso. Hanno visto le foto dei camion e dei gommoni coi migranti. Un attimo di silenzio e poi lo sguardo è andato altrove. È tornato indietro nel quartiere di Benin City che hanno scelto di abbandonare tre giorni prima. Osas saldatore di serbatoi e suo fratello maggiore agricoltore senza terra. Appena un anno o poco più di differenza tra loro due. Stesso padre e stessa madre, sono fratelli.

Sono partiti di nascosto la mattina presto quando ancora faceva notte. Hanna lasciato scritto che erano entrambi desolati di comunicare la notizia. Che solo volevano vivere, nulla di più e anche nulla di meno. Desolati, vogliamo vivere. Questo hanno scritto i due fratelli prima di prendere il bus con la compagnia 3 STV presso cui avevano acquistato il biglietto. Sapevano che alla frontiera sarebbero stati derubati dai doganieri. La mancanza di documenti è nient’altro che un pretesto per intascare più soldi dai migranti e dagli esodanti in generale. Obbligati a scendere per mancanza di documenti trovano un taxi-moto che li accompagna al fiume. Lo attraversano in piroga e riprendono lo stesso bus dall’altra parte della frontiera.Il bus ha un’avaria di dodici ore ed è la mattina, ancora di notte, che raggiungono Niamey, la capitale.

Hanno finito i soldi e sono senza documenti personali. Un sacco in due e il biglietto pagato per Agadez.Sono fratelli e tra i due c’è un anno di differenza o poco più. Portano solo i loro corpi per il martirio perché vogliono vivere da lontano da casa. Osas faceva il saldatore di serbatoi per il gasolio o altri liquidi infiammabili. Non c’è niente di più infiammabile della vita. Anche suo fratello lo sa. Faceva il contadino senza mai avere lavorato la terra.  Tra i due c’è un anno o poco più di differenza. I genitori sono separati e non li hanno informati del loro progetto di viaggio. A Benin City abitano al numero 11 di un quartiere popolare dove si conoscono tutti quelli che sono partiti. Alcuni, o forse la maggior parte, sono tornati e hanno casa, macchina e mettono i fratelli piccoli a scuola. Le sorelle, da grandi, andranno tutte in Italia.

Si sono scusati del disturbo arrecato per la notte. Per aver deluso le aspettative e i consigli di chi li voleva fermare. Erano spiacenti per il dubbio che avevano lasciato intravvedere. Desolati per la preoccupazione degli adulti rimasti a temere. È che Osas e Brighter volevano, a loro modo, vivere. A Benin City, Edo State in Nigeria, sottovivevano o almeno così loro sembrava. Eallora sono partiti col minimo per arrivare almeno ad Agadez. Poi si vedrà il seguito del viaggio di sola andata. Per questo hanno comprato il biglietto, separati nel caso qualcosa capitasse. Due fratelli quasi della stessa età, poco più di un anno di differenza. Desolati entrambi perché l’appello dei viaggiatori inizia presto di mattina, quando fa ancora notte. Per questo si sono scusati e non perché avessero qualcosa da nascondere. Hanno telefonato mercoledì da Agadez.

" we are very very Sorry mam. We have to live. Thank you mam.God will bless you. We will see again.
Good by mam”.

  • MAURO ARMANINO.
  • Niamey, gennaio 2016.


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