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Da sei anni sono con i giovani studenti ISP e da cinque anni Willy Muhindo è accolto nel modesto internato della cappellania. E’ stato, in questo tempo, un diligente segretario della comunità, tenendo in ordine l’archivio e occupandosi della corrispondenza. In lui intravedo realizzato il sogno, nella mia presenza tra i giovani, di uomini liberi e appassionati della cultura umana e cristiana.

Ho chiesto a Willy qualche appunto sul suo passato.

Willy

È nato nell’isola degli ananas (09.07.1990). L’isola, che si chiama Idjwi e che si trova nel bel mezzo del lago Kivu, là dove la natura conserva il suo fascino e dove la gente è semplice, laboriosa e aperta. Oasi di pace ma anche di povertà.

Willy, unico ragazzo di cinque figli, studia nelle scuole primarie a Mugote, villaggio della famiglia. Ma, per le scuole superiori, va all’istituto Kashofu, a 15 km dalla sua abitazione. Nell’isola non c’è un metro di strada asfaltata e non ci sono mezzi di trasporto. Il cammino è nella polvere della stagione secca o nel fango nel periodo delle piogge. Parte alle 6 del mattino per arrivare a scuola alle 8.  Rientra a casa dopo le 15 e mangia alla sera con la famiglia partecipando all’unico pasto della giornata.

Intelligente, di buona volontà, dopo sei anni, egli ottiene il diploma di stato (2009).  

Desidera andare avanti negli studi, ma il papà è povero e non può pagare l’università. Il giovane diplomato, ben voluto e stimato, è assunto come insegnante nel suo stesso Istituto Kashofu con salario di 135$.

Nel 2011, decide di lasciare l’isola per la città di Bukavu e sceglie l’ISP (Istituto Superiore di Pedagogia). Accolto nell’internato della cappellania, deve pagare la scuola e arrangiarsi per il cibo quotidiano  . Willy racconta: “Arrivavo a studiare dalle 8 alle 17 senza mangiare, e nonostante tutto sono sempre riuscito bene ai primi esami”.

I compagni lo stimano, lo scelgono come segretario della comunità. Si rivela valido collaboratore e amico.

Nel terzo anno, il papà si ammala e in più una delle sorelle vorrebbe frequentare l’università e prendere posto del fratello nelle spese della famiglia.

Willy non desiste, pensa alla licenza: “Ho girato tutta la città per avere un aiuto,- scrive-  e non l’ho trovato. Ma, alla fine, Dio mi ha aiutato. Nel settembre 2015 mi è stato offerta l’occasione di dare lezioni private, che mi hanno permesso di iniziare il primo anno di licenza”.

Nello stesso periodo è eletto portaparola degli studenti e riceve l’invito di un viaggio nella capitale, Kinshasa, non solo a nome dell’ISP, ma anche degli istituti superiori della città. Con i delegati delle diverse regioni, è ricevuto dal capo dello stato.

Willy, attualmente, è inscritto all’ultimo anno di licenza in fisico-chimica e insegna in uno dei più noti istituti della città, nel liceo Wima. 

Alla fine dei suoi appunti, scrive: “Vorrei dare fiducia ai miei compagni di studio. Ho avuto parecchie difficoltà, ma ho messo sempre Dio al primo posto. Egli conosce il disegno mio e di ciascuno. Coraggio e grazie!»

Alain et Natalie

Sabato, 30 aprile, ho benedetto le loro nozze. Alain è un lettore fedelissimo alla cappellania e ha un buon lavoro come animatore rurale nella progettazione dell’ONU. Natalie sta terminando gli studi.

Mi hanno chiesto tre giorni di ritiro in preparazione al loro matrimonio.  Ho accolto il loro invito e li ho incontrati una volta al giorno per leggere e commentare insieme l’esortazione di papa Francesco “Amoris Laetitia”, il capitoli quarto e quinto (“L’amore nel matrimonio” e “L’amore che diventa fecondo”).  Un approfondimento eccezionale e pratico che purifica e arricchisce la “carità coniugale” di Alain e Natalie e che è valido per la vita affettiva, le relazioni e le capacità d’amare mie e di altri non sposati … 

Grazie all’autore di questo grande dono!

Una visita gradita

P. Luigi Menegazzo, Superiore Generale dei Missionari Saveriani, e p. Antonio Lopez, del Consiglio Generale, hanno celebrato l’Eucaristia nella nostra Cappellania universitaria, domenica 10 aprile.

La soddisfazione è stata reciproca. Per i visitatori, il vedere il lavoro che si sta facendo e, per me e gli studenti, l’incentivo per proseguire nell’impegno e la preziosità del legame con l’Istituto.

Nel messaggio del Capitolo della nostra regione (dal 5 al 11 aprile), è stato scritto: “La missione è sempre attuale… Il Vangelo risponde alle necessità più profonde delle persone (EG, 265) e noi, a suo servizio, compiamo una missione bella e utile all’umanità”.



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