Sulla questione sempre viva “Religioni, violenza, nonviolenza”, ho proposto in più occasioni, da più di dieci anni, queste dieci “tesi” sempre rielaborandole, modificandole, grazie a correzioni e discussioni.
In quanto le religioni sono tensione, ricerca, relazione con qualche verità sulla nostra esistenza, maggiore delle apparenze, oppure con qualche vita più viva della nostra, elementi colti come un assoluto a confronto della nostra relatività, esse possono essere tentate, quale più quale meno, di intransigenza, totalitarismo esclusivista, imposizione violenta. Eppure, proprio il rapporto, vissuto più profondamente, con un assoluto che ci trascende, nel farci sentire relativi ci chiede di essere umili, miti, rispettosi, nonviolenti, impegnati nel servizio agli altri.
Il significato ...
Articolo disponibile solo agli abbonati. Se hai già un abbonamento accedi con le tue credenziali oppure clicca sul pulsante rosso per attivare un nuovo abbonamento.
