Leghismo e Cristianesimo, La cattolicità a rischio
Il leghismo, fenomeno consolidato nel panorama culturale e politico del Nord Italia, ha il suo insediamento più robusto nelle aree in cui più forte era la “subcultura” cattolica e tende a ergersi quale paladino dei “valori e delle tradizioni cattoliche”, con la condiscendenza, se non la simpatia, di una parte delle autorità ecclesiastiche non solo locali. Ciò pone alcune questioni:
**Come spiegare la permeabilità del cattolicesimo popolare del Nord, certo non privo di una radicata tensione solidale, all’offerta leghista?
**In che misura si può rinvenire in questa fascinazione una mancata sedimentazione della proposta conciliare di un cristianesimo consapevole e critico, a vantaggio del permanere di una religiosità, i cui simboli il leghismo recupera in un’identità cristiana ridotta alla dimensione rituale/culturale?
**Questa sovrapposizione non trae forse alimento da un filone cattolico da sempre presente e non rappresenta una manifestazione di quella “religione civile” oggi di nuovo in auge? Assistiamo forse al risorgere di una “Volkskirche”, piegata a etnicismi e nazionalismi riemergenti, contraddittoria con l’universalismo cattolico?
A queste domande, poste prima di tutto ai credenti perché riguardano l’evangelizzazione stessa, cerca di rispondere questo dossier, ideale approfondimento di quello pubblicato in luglio dalla rivista “sorella” Mosaico di pace.