LA RIFORMA VISTA DAL SUD GLOBALE
Si commemora quest’anno il V centenario della Riforma protestante (1517). Un evento che ha diviso la cristianità occidentale in modo a tratti drammatico – si pensi alle “guerre di religione” nel XVI-XVII secolo – e ha modificato la storia non solo dell’Europa. Tuttavia negli ultimi cinquant’anni il movimento ecumenico, pur senza riuscire a ricomporre sul piano istituzionale quella frattura, ha permesso di ricostruire rapporti fraterni soprattutto tra cattolici e protestanti, tanto che all’apertura delle commemorazioni di questo anniversario ha preso parte, a Lund, in Svezia, papa Francesco. A questo cammino contribuisce, anche “Missione Oggi”, con questo dossier, che vuole essere un segno di fraternità verso le Chiese nate dalla Riforma nonché uno strumento per aiutare le comunità cattoliche italiane ad accompagnare l’importante appuntamento. A partire dalla sua specificità missionaria, intrecciando appartenenza denominazionale, continentale e di genere, ci si interroga soprattutto su come un movimento cristiano, nato nel cuore dell’Europa e lì saldamente radicatosi, sia venuto assumendo, nel differenziarsi al proprio interno sul piano delle tradizioni ecclesiali e nel divenire globale, forme, profili e identità proprie nei diversi continenti, soprattutto fuori dalla sua culla e nel Global South. È anche dalle Chiese nate dalla Riforma e sviluppatesi nel Sud globale del mondo che oggi vengono opportunità nuove per una riforma della Chiesa cattolica e per la sua trasformazione missionaria.