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La chiesa che danza e la chiesa che cammina

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Marcelo Barros denuncia una tendenza che si fa strada in Brasile: il ritenere più importante per la chiesa i grandi raduni di massa che la fedeltà alla profezia del Vangelo. Ma la denuncia vale solo per il Brasile? La danza è universalmente un’espressione di gioia e di partecipazione. Sempre è servita a celebrare la fede. Davide danzò dinanzi all’arca dell’alleanza. Il Battista danzò nel grembo della madre, nel sentire la presenza del Cristo in Maria. La danza è presente nelle religioni degli indigeni dell’A.L. e degli africani. Nel giudaismo, gli hassidim danzano, ebbri di amore divino; nell’islam, i mistici sufi, i dervisci danzanti anticipano la festa del cielo. Un canto attribuisce a Gesù il ritornello: “Danza, dovunque tu sia; entra nel ritmo del movimento, perché io sono il Signo...

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