IN GUATEMALA CON L’ONU PER I DIRITTI UMANI

INTERVISTA AD ALESSANDRO PRETI Alessandro Preti, giovane dirigente fiorentino di Mani Tese, un curriculum di studi tutto dedicato all’educazione alla pace e alla difesa dei diritti umani, ha partecipato come osservatore internazionale al processo di pace in Guatemala. Se non si consolidano processi locali di partecipazione sociale e istituzioni di difesa dei diritti umani, gli osservatori internazionali rischiano di creare attese, indurre la popolazione ad esporsi, per poi abbandonarla. Dobbiamo avere il coraggio, come diceva il card. Arns, di essere “sovversivi”, nel senso di “capovolgere una situazione e guardarla dall’altro punto di vista: quello dei popoli che devono morire perché il sistema possa sopravvivere”. Gli indigeni ci hanno visti arrivare, ci hanno raccontato con sof...