Burundi, 1985. Eravamo in tanti ad ammirare la bella strada asfaltata che porta da Bujumbura a Matara. Ci congratulavamo con gli ingegneri cinesi, concorrenti degli italiani nel vicino Congo. Passavamo davanti al loro campo e notavamo la petite Chine con le casette tutte uguali. Li salutavamo con sorrisi e inchini. In Congo, invece, durante il regime dell' authenticité di Mobutu, parecchi giovani zairesi godettero di sorprendenti borse di studio dell'Università di Pechino.
Dopo gli anni ‘80 i cinesi scomparvero, anche se si continuava a comprare fiammiferi, buste, chiodi, machete, ecc. made in China .
DALLE LOTTE ANTICOLONIALI AGLI “AIUTI ALLO SVILUPPO”
Il lungo coinvolgimento della Cina in Africa risale al tempo delle lotte dei movimenti anticolonia...
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