Il mondo capovolto: Viaggi in missione, un’analisi critica
“Se sei venuto in Africa solo per pensare di poter aiutare me e la mia gente, stai perdendo il tuo tempo. Ma se sei venuto in Africa per sentirti un uomo libero, come lo sono io, allora benvenuto!”
Non ci sono parole migliori di queste, pronunciate da un anziano masaai e riportate da Alex Zappalà nel suo articolo, per riassumere il senso e l’essenza della partenza proposta ogni estate a ragazze e ragazzi che frequentano gli istituti missionari. I vari racconti ospitati nelle pagine precedenti illustrano bene il rovesciamento di prospettiva cui si va incontro quando si parte. La generosa illusione di essere d’aiuto lascia spazio ad una scoperta che, come uno specchio, rimanda un’immagine diversa di sé e del mondo. Ne vale dunque la pena? Senz’altro sì. Se guidate e condotte con attenzio...
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