Dai testi del Secondo (Nuovo) Testamento si ricava un’impressione sconcertante: più si è lontani dalla religione – più si è stranieri – e più si è capaci di percepire la presenza di Dio, quando si manifesta.
I MAGI STRANIERI
I Magi sono venuti da lontano e, giunti a Gerusalemme, si rivolgono al re Erode, che avrebbe dovuto essere al corrente dell’avvenimento, ma che invece li indirizza ai sacerdoti del tempio, conoscitori e interpreti delle Scritture. Infatti, conoscono ogni cosa e indicano esattamente dove era nato il messia (cfr. Mt 2,4-6). Ancora una volta sono gli stranieri a risvegliare la fede dei “credenti” alla presenza del messia nel mondo. Saranno ancora una volta gli stranieri a suscitare oggi non tanto la conoscenza, ma l’esperienza dell’incontro con il proprio Dio?
IL CE...
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