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CAMPAGNA ITALIANA SULLE ARMI LEGGERE

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Presentiamo la Campagna italiana sulle armi leggere, alla quale aderisce anche Missione oggi. Nel prossimo numero presenteremo un approfondimento sulla campagna le “banche armate”. Ricordiamo che i dati e gli aggiornamenti si possono trovare sul nostro sito internet: www.saveriani.bs.it

Aderendo alla campagna internazionale promossa rete internazionale Iansa (International action network on small arms), varie associazioni italiane lanciano la Campagna italiana sulle armi leggere per combattere il flagello provocato dalla proliferazione, dal commercio e dall’uso incontrollato delle armi leggere.

I dati

Le armi leggere sono responsabili della maggior parte delle vittime civili e militari delle guerre recenti. Infatti su 49 conflitti regionali in corso dal 1990, ben 46 sono stati combattuti solo con armi leggere. Le armi leggere costituiscono lo strumento principale per la violazione dei diritti umani, rendendo più difficile e costose le operazioni di supporto alla pace. Secondo le stime di esperti Onu, nel mondo ci sarebbero circa 500 milioni di armi leggere. L’Italia ne è il terzo esportatore mondiale (fonte Onu 1998). Sono dette armi leggere quelle che possono essere usate da una o più persone, anche bambini, e possono essere trasportate da individui, animali da soma o mezzi leggeri.

L’Appello

Le associazioni promotrici della Campagna lanciano un appello per:

  • porre un freno alla diffusione incontrollata di armi leggere nel Sud del mondo;
  • adottare misure che garantiscano la massima trasparenza sulle esportazioni di armi leggere prodotte in Italia in rispetto alla legge italiana 185/90 (sul controllo delle esportazioni di armi) e impedire la modifica della legge 185/1990;
  • istituire ed applicare rigidi sistemi di controllo e di monitoraggio sulle armi leggere, migliorando e rendendo vincolante il Codice di condotta europeo;
  • controllare le attività dei mediatori che, sfuggendo ai controlli previsti dalle legislazioni nazionali, si arricchiscono vendendo armi in violazione degli embarghi internazionali;
  • introdurre le armi leggere nel Registro delle Nazioni unite e marchiarle così da poterne controllare i flussi.

LE AZIONI

  • Inviare ai parlamentari nazionali ed europei del proprio collegio il testo della Mozione (vedi box) per una moratoria volontaria di cinque anni nell’esportazione di armi leggere verso i paesi africani, chiedendo loro di promuovere e sostenere tale mozione nei rispettivi parlamenti;
  • Far presentare nei consigli comunali, provinciali e regionali ordini del giorno di appoggio all’iniziativa della Mozione suddetta;
  • Inviare lettera alle banche implicate nel commercio di armi come propone l’iniziativa “Banche armate” (cfr. Missione Oggi 3/2000);
  • Promuovere iniziative di sensibilizzazione e diffusione della campagna.

PER APPROFONDIRE

- Per informazioni sulla campagna e per organizzare incontri rivolgersi a:

  • Chiama l’Africa: viale Baldelli 41, Roma. Tel. 06-543.00.82; fax: 06 5417425; E-mail: chiama.africa@agora.stm.it)
  • Archivio Disarmo (Roma): tel. 06-360.003.43; fax. 06-360.003.45

Si richiede ai gruppi di far pervenire alla segreteria di Chiama l’Africa tutte le notizie di adesione alla campagna e le iniziative promosse al riguardo.

- Aggiornamenti su internet:

  • Amnesty international: www.amnesty.it/campaign/armi_leggere/
  • Missione oggi: www.saveriani.bs.it

La Campagna italiana sulle armi leggere è promossa dalle seguenti associazioni:

Amnesty international, Associazione per la pace, Asal, Archivio disarmo, Associazione obiettori nonviolenti, Banca etica, Chiama l’Africa, Comunità Sant’Egidio, Ctm altromercato, Lega obiettori di coscienza, Missione oggi, Movimondo, Nigrizia, Pax Christi, Redazione Rai 3 “C’era una volta”, Tavola della pace.


LETTERA AI PARLAMENTARI ITALIANI E EUROPEI

Dist.mo……,

Le chiedo di promuovere e sostenere la mozione, già presentata alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica e firmata da oltre cento parlamentari di tutti gli schieramenti, sul controllo e la moratoria delle armi leggere promossa dalla  Campagna italiana sulle armi leggere .

La mozione impegna il governo italiano:
  • a intraprendere ogni iniziativa presso l’Unione Europea e nell’ambito delle competenti sedi regionali e internazionali (Onu, Osce, ecc.) e fra gli stati interessati volta a contrastare l’accumulazione e la diffusione di armi leggere fino a ridurle a livello compatibile con le esigenze di autodifesa e sicurezza dei paesi;
  • a dichiarare unilateralmente una moratoria volontaria di 5 anni nell’esportazione di armi leggere versi i paesi africani facendo proprio l’invito di cui al numero 3 della risoluzione 1209/98 del Consiglio di sicurezza dell’Onu;
  • a sollecitare gli altri stati membri dell’Unione europea perchè adottino analogo provvedimento di moratoria e perchè a livello internazionale si adotti la massima trasparenza su tale commercio mediante la creazione di registri nazionali sulle armi leggere e scambi periodici delle informazioni disponibili;
  • ad appoggiare, anche economicamente, i programmi di raccolta, neutralizzazione e distruzione di armi in atto nel continente africano e a sostenere i programmi di riconversione e di rieducazione nei conflitti delle persone coinvolte.

Distinti saluti

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