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Al di là della morte, resurrezione e reincarnazione

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Nella tradizione cristiana, la resurrezione della carne è un punto forte del credo. Infatti, i cristiani affermano che Dio non permette agli uomini di perdersi; al contrario li accoglie, salvati nel suo Amore. Non ci abbandona. Così come Dio ha fatto risorgere Gesù, lo stesso farà con noi. Quindi credere nella resurrezione è credere che l'amore di Dio si fa garante della speranza che niente si perderà di ciò che è buono, anche se fatto di carne e materia.

Perfino Tertulliano riteneva impensabile che Dio potesse destinare alla perdita eterna l'oggetto della sua attenzione e del suo amore: la terra e quanto essa contiene.

Ma la resurrezione non è palingenesi, cioè una rigenerazione periodica del mondo; né metempsicosi l'"animazione in successione" di corpi diversi dalla stessa anima. Nei Paesi orientali, sotto l'influenza delle tradizioni induista e buddista si parla di samsara, cioè del ciclo di nascite e di morti. La religione buddista prevede un cammino interiore di liberazione, che permette di uscire dall'ignoranza per dirigersi sulla via della conoscenza, quella  insegnata da Buddha, verso il nirvana. Il termine reincarnazione viene oggi inteso come chiave di lettura di tutta l'esperienza umana e dei suoi enigmi nascosti che anche oggi turbano il cuore umano.

Il dossier offre una riflessione sulla specificità della fede cristiana e soprattutto sulla resurrezione non come ricompensa del "dopo-morte", ma come pienezza di comunione con tutti, al cuore delle nostre relazioni con gli altri e con Dio. Già in questa vita.



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