Skip to main content

100 DOLLARI PER UN’EDUCAZIONE GLOBALE?

Condividi su

Anche il Rwanda partecipa all’iniziativa di “One Laptop Per Child” (Olpc, un portatile per bambino). È stato lo stesso presidente Paul Kagame a decidere di procurare un computer portatile per ogni alunno/a delle scuole elementari nei prossimi cinque anni. L’impegno è stato confermato, il 3 gennaio 2007 in un incontro nel villaggio “Urugwiro” a Kigali con il prof. Nicholas Negroponte, fondatore e direttore del progetto Olpc. Fino ad ora otto Paesi fanno parte della “soluzione” dell’educazione globale: Argentina, Brasile, Libia, Nigeria, Pakistan, Rwanda, Thailandia e Uruguay.
Per luglio parecchi milioni di esemplari di questa macchina bianca /verde, chiamata anche XO, non ancora sottoposta al test degli alunni/e, saranno spediti in tutto il mondo. Dovrebbe costare circa cento dollari, al massimo 150. Anche se lo XO non facesse avanzare di molto l’educazione di milioni di bambini poveri, il 2007 potrebbe essere ricordato come l’anno in cui le speranze dell’umanità hanno fatto un salto gigantesco. Per miliardi di genitori che guadagnano solo uno-due dollari al giorno, tirar fuori anche pochi soldi per l’educazione dei figli – libri, quaderni, uniformi, ecc. – è sempre stato difficile.
Variegata è la storia dell’introduzione di nuove tecnologie nei Paesi poveri, dove ancora mancano, per esempio, elettricità e acqua pulita.
Per ogni successo, vedi il riso e il grano ibrido, ci sono stati molti fallimenti , basti pensare all’invio di trattori in villaggi lontani senza la possibilità di avere pezzi di ricambio. È stato l’economista E. F. Schumacher a iniziare negli anni ’70 un movimento per adottare una “tecnologia appropriata” per le aree povere. Sembra che questi portatili siano stati progettati con queste preoccupazioni, saranno infatti alimentati dall’energia prodotta da una manovella. Il valore aggiunto promesso è la connessione internet senza fili, che permetterebbe di accedere e scaricare gli ultimi “manuali”: gli insegnanti diventerebbero i facilitatori in questo apprendimento collaborativo. Non più quindi costosi libri di grammatica o matematica, ma sarà tutto disponibile – contro il digital divide –, anche in kinyarwanda per gli alunni/e del Rwanda, e gratutito sul web o in cd o in dvd.
Per Nicholas Negroponte è importante che ogni bambino abbia il proprio computer, così come ha la propria matita e il proprio quaderno: “I portatili sono strumenti con cui pensare, afferma il professore, abbastanza economici da essere usati per lavorare giocare, disegnare, scrivere e fare i conti ”. 
Le formule facili, soprattutto nel settore dell’educazione, sono spesso miraggi che non risolvono i problemi.
Paul Kagame, il presidente del Paese delle mille colline, ha fiducia nell’iniziativa non solo perché rafforzerà la qualità del’istruzione primaria, già obbligatoria e gratuita (in Rwanda gli alfabeti sono il 70.4%, in Italia 98.6% della popolazione), ma valorizzerà anche lo scambio con altri Paesi partecipanti. Anche se il progetto Olcp fallisse, il desiderio di imparare via internet e computer certamente permetterà a qualcuno di connettersi per una rete immensa non solo di conoscenza, ma anche, perché no, di solidarietà globale.


Per scaricare la rivista accedi con le tue credenziali d'accesso o abbonati.

Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito