Siamo ancora nell’onda dello tsunami Covid-19. Cosa fare per non travolti? Aperture con meno norme e più responsabilità, come scudo di protezione per ciascuno e per gli altri. È una indicazione per tutti.
I care. È il motto intraducibile dei giovani americani migliori: “Me ne importa, mi sta a cuore”, come scriveva Don Milani con i suoi ragazzi di Barbiana nella “Lettera ai giudici”.
La Giornata mondiale di preghiera, digiuno e carità del 14 maggio, proposta dall’Alto Comitato per la fratellanza umana, a cui hanno aderito varie religioni per radicare nel futuro il valore della fraternità e lo scambio delle proprie ricchezze e contribuire a costruire la Pace. Solo così la pandemia diventa opportunità di vita nuova. Lo spirito della Giornata è vedere nell’altro un fratello da sostenere e amare. Così è stata vissuta la giornata.
La preghiera comune per tutta l’umanità colpita dalla pandemia è senz’altro un modo per migliorare i rapporti tra i popoli. La preghiera, infatti, è relazione intima, profonda e sacra, che parte dal cuore verso il Creatore, ma stabilisce comunione anche tra gli oranti. Si vive in tempi e modi diversi, come parte della religiosità innata dell’essere umano. Abbiamo visto in questo periodo quante persone, in vari modi, si sono messe a disposizione degli altri, anche a rischio della propria vita. La libertà e l’amore portano al dialogo, base della fraternità. Nessun sincretismo né annullamento delle differenze. Preghiera secondo le proprie tradizioni; digiuno per riconoscere la propria fragilità; attenzione ai fratelli. Cattolici, ortodossi, musulmani, buddhisti... hanno aderito in modo convinto.
Su chi posso contare per avere la forza di amare? Gesù dona lo Spirito. Ruah/alito di Dio, secondo la Bibbia. Il Vangelo, che per noi cristiani è il compimento, l’ultimo germoglio della Parola di Dio, ci rivela lo Spirito come l’abbraccio eterno tra Padre e Figlio nel dono reciproco, che Gesù chiede al Padre per noi. Siamo figli di adozione, coeredi della vita divina. Lo Spirito, come sangue divino, dona forza e amore. La carità ha occhi, quelli del cuore, che orientano al bene comune e alla responsabilità verso gli altri. Dove c'è lo Spirito c'è libertà. L'uomo si sottomette perché obbedisce alla legge del suo cuore.