Carissimi amici e amiche del Gruppo redazionale, oggi (10 gennaio 2024) sono due anni che Roberto Cucchini è tornato alla terra. Ci manca. Ci manca la sua presenza, quel filo di sorriso appena occhieggiante dalla sua barba rada. Ci mancano le sue riflessioni, quel suo punto di vista che non vedevamo l'ora di ascoltare perché, senza alcun dubbio, ci avrebbe aperto nuove prospettive, diversi orizzonti. Soprattutto interrogativi, inedite domande, necessità di ricerca.
Sono certo che anche lui avrebbe apprezzato moltissimo l'ultimo numero di MO. Tutti i ricchissimi articoli dell'ultimo bimestre e il significativo dossier cui avete lavorato. Cito solo la bellissima e commovente intervista a padre Meo nel quale si ritrova, ad ogni risposta, lo spirito che anima da allora questo gruppo attorno al quale, proprio in quegli anni, Roberto chiese anche a me di dare un contributo.
Ecco il link per raggiungere il suo fondo librario in Queriniana.
Vorrei augurare a tutte e tutti voi un buon 2024 - sia pure in un contesto talmente cupo e brutale, che non muove a nessun ottimismo – attraverso un frammento della storia di Mary Buonanno Schellembrid, direttrice della Biblioteca nazionale braidense dal '42 al '54, delle sue scelte per difendere e salvare Brera, davvero significative, importanti. Una storia di impegno civile, di coraggio, di resistenza, assolutamente disarmata. E vincente! Dino Buzzati, in un'intervista, la definì: "mite, autorevole, intrepida"! Non ci sono molte fonti e, inspiegabilmente, è accennata solo di sfuggita nella documentazione messa on line da Brera. A qualcuno l'ho già inviata per altre vie. L'ho sinteticamente raccolta in un brevissimo podcast (dura 5 minuti) qui.
Un abbraccio e Buon Anno!
#CeaseFireNow
#nonviolence
#nonviolenza
#maipiuguerre
#maryschellembrid
#brera
PS. I traballamenti e gli strafalcioni (opponette...) sono compresi nel pezzo.
