Andrés Torres Queiruga, teologo spagnolo già ospite del Convegno di “Missione Oggi” del 2013 (“Siamo gli ultimi cristiani? Sulla soglia di un nuovo mondo”), smonta la tesi secondo cui le parole e i gesti di papa Francesco, dietro e nonostante il suo stile pastorale, si fonderebbero su una teologia fragile e confusa, a differenza di quella saldamente accademica che poteva vantare Benedetto XVI.
E riscatta la profondità della “sapienza teologica” di un “papa pastore”, che si riallaccia direttamente al Concilio Vaticano II per “rileggere il Vangelo alla luce della cultura contemporanea”, mostrando come questa ispirazione sia alla base della sua scelta di convocare due Sinodi dei vescovi per dare risposte aggiornate alle sfide poste oggi alla famiglia.
Qui di seguito il suo intervento pubblicato in “Encrucillada” 190 (2014).
