Skip to main content

LA PANDEMIA IN AMERICA LATINA / I POVERI LE PRIME VITTIME

Condividi su

In America latina si è finora registrato un numero relativamente basso di casi di contagio da Covid-19: 23mila, con circa 600 morti, sebbene i dati, peraltro sempre da verificare, siano in rapida crescita. Ben 7mila, con 250 decessi, li concentra il Brasile, seguito dal Cile, con 3.500 (ma soli 20 morti), dall’Ecuador, con 2.800 casi (e un centinaio di decessi), da Repubblica dominicana e Messico con 1.400 (e, rispettivamente, 60 e 40 morti), da Perù e Panama con 1.300 (50 e 30 decessi), da Argentina e Colombia con 1.100 (40 e 20), mentre gli altri paesi contano tutti meno di 400 casi e 20 morti.

Tuttavia le conseguenze sanitarie, sociali, economiche della diffusione del virus nel continente potrebbero essere ben più gravi che nei paesi del Nord del mondo, date le assai più precarie condizioni igieniche in molti luoghi e a l’assai minore capillarità e robustezza dei sistemi sanitari, nonché, in prospettiva, le molto più fragili strutture produttive e le ben più acute disuguaglianze di reddito.

I governi, infatti, stanno, seppur con misure, ritmi e intensità differenti (per l’inerzia spicca, paradossalmente, il Brasile, il cui capo dello Stato, Jair Bolsonaro, non è chiaro se risultato positivo al tampone, minimizza la gravità dell’epidemia), varando provvedimenti per il contenimento del contagio che vanno dalla chiusura delle frontiere al blocco delle lezioni nelle scuole, dal divieto di circolazione nelle ore notturne alla sospensione delle attività produttive non essenziali. Inoltre in Bolivia sono state rinviate a data da destinarsi le elezioni presidenziali previste per il 3 maggio, che avrebbero dovuto ripristinare la continuità delle istituzioni democratiche interrotta dall’allontanamento forzato dal presidente della Repubblica, Evo Morales, nel novembre scorso, e in Cile è stato rinviato ad ottobre il referendum sul varo di una nuova Costituzione fissato per il 26 aprile.

Le conseguenze di questa situazione gravano soprattutto sulle classi popolari e sui settori sociali più marginali, cioè su quei circa 200 milioni di latinoamericani che vivono sotto la soglia della povertà; se, da una parte, infatti, essi risultano i soggetti più a rischio di contagio per la difficoltà di attuare le azioni preventive e protettive individuali (problematico lavarsi spesso le mani per chi ha un accesso limitato all’acqua potabile o rispettare le distanze di sicurezza per chi vive in abitazioni sovraffollate, ma inimmaginabile procurarsi mascherine e disinfettanti adeguati per chi fatica a garantirsi un’alimentazione decente) e per la possibilità, se necessario, di essere ricoverati in strutture ospedaliere attrezzate; dall’altra, essi sono le prime vittime del rallentamento dell’economia – basti pensare che circa la metà della popolazione attiva lavora nel mercato informale, con punte del 70 per cento in alcuni paesi – dato che gli interventi statali a sostegno di queste categorie non vanno oltre, nel migliore dei casi, l’assegnazione di modesti sussidi, quando non sono del tutto assenti.



Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito