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IL PAPA REVOCA LA SOSPENSIONE “A DIVINIS” A P. D’ESCOTO

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Padre Miguel D'Escoto Brockmann, religioso di Maryknoll, fu negli anni ’80 uno dei simboli della partecipazione dei cristiani alla rivoluzione sandinista, uno dei “preti-ministri” del governo del Nicaragua che scelsero l’impegno politico per tradurre in pratica l’opzione per i poveri.

E quando non accettò l’ingiunzione vaticana di dimettersi dal vertice del ministero degli Esteri nel momento in cui gli Stati Uniti tentavano di rovesciare il governo rivoluzionario finanziando la guerriglia dei contras, attuando un l’embargo economico e promuovendo l’isolamento diplomatico del paese centroamericano, Roma nel 1985 lo punì con la sospensione a divinis. La sua ferma difesa della sovranità nazionale, unita all’abilità negoziale gli fecero comunque guadagnare grande autorevolezza nelle sedi internazionali, tanto da essere eletto nel 2008, presidente dell’Assemblea generale dell’Onu.

Oggi, a 81 anni, p. D’Escoto ha scritto al Papa per manifestargli il desiderio di "ritornare a celebrare l'eucarestia prima di morire". E Francesco ha dato il suo assenso alla revoca della pena canonica, lasciando al superiore generale dell'istituto il compito di "seguire il confratello nel processo di reintegrazione al ministero sacerdotale".



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