CARLOS CASTILLO NUOVO ARCIVESCOVO DI LIMA
Una nomina a sorpresa, quella di Carlos Gustavo Castillo Mattasoglio a nuovo arcivescovo di Lima, ma nella linea di quelle che stanno caratterizzando il pontificato di Francesco e destinata probabilmente a segnare una svolta nella Chiesa del Perù: il neo mons. Castillo, infatti, è stato parroco nella periferia della capitale peruviana e vicario della pastorale giovanile, mostrando grande capacità di relazione con la gente. Al contempo ha delineato i tratti essenziali di una “teologia della rigenerazione” (questo il titolo anche di un prezioso libretto tradotto dall’EMI (Editrice missionaria italiana) che tenta di riformulare i presupposti della teologia della liberazione (del cui “padre”, Gustavo Gutierrez, egli è discepolo) nel contesto dell’indebolimento dei movimenti sociali e alla luce dell’emergere della soggettività, fragile e disorientata, dell’individuo.
Come docente alla Pontificia Università Cattolica del Perù, egli ha infine vissuto in prima persona il conflitto che per una ventina d’anni ha contrapposto le autorità dell’ateneo all’arcivescovo uscente di Lima, il card. Juan Luis Cipriani, primo porporato dell’Opus Dei nel mondo ed emblema del conservatorismo ecclesiale nel continente, nonché figura legatissima ai potentati del Perù. In meno di un mese il papa ha accettato la rinuncia presentata da quest’ultimo per raggiunti limiti di età, mostrando il desiderio di un netto cambio di indirizzo e stile pastorale. A p. Carlos, amico da lunga data di Missione Oggi, che gli porge i più affettuosi auguri, il compito di incarnarlo e guidarlo. Proponiamo di seguito l’articolo che nel 2007 p. Carlos ha scritto per la nostra rivista.
