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Le mie esperienze missionarie nel dialogo inter-religioso come giovane filippino

Le mie esperienze missionarie nel dialogo inter-religioso come giovane filippino

[autore: Ruby Garzon – pubblicato sul sito Saveriani nelle Filippine] *

Quando Cristo dice "Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a tutta la creazione" (Marco 16:15), significa che il Vangelo non riguarda solo i cristiani, ma tutta l'umanità. Il Vangelo, infatti, non è un insegnamento sacro che noi cristiani teniamo solamente per noi stessi, ma è la Buona Notizia del Regno di Dio che deve essere proclamato a tutta l'umanità indipendentemente dalla loro fede.

Io credo che, da giovane filippino in missione, devo prendere parte in questa proclamazione di questa buona notizia per contribuire a rendere il mondo una sola famiglia.

Sono felice di servire e prendere parte del gruppo pastorale giovanile della nostra parrocchia da ormai diversi anni. Attraverso questo ministero ho potuto vedere la bellezza della nostra fede, il cristianesimo.

Ogni volta che si presenta un'opportunità che mi aiuta ad approfondire la mia fede, sono sempre più che disposto ad accettarla pensando che in questo modo, potrò essere uno strumento di Dio per aiutare i giovani a vedere, capire e apprezzo anche la bellezza a cui sto testimoniando e, in qualche modo, questa testimonianza potrà accendere in loro un fuoco, un entusiasmo nel conoscere Dio e avvicinarsi alla chiesa.

Questo è stato il motivo per essere sempre più impegnato ed gioioso in questo ministero tra i giovani.

Poi, un giorno, mentre eravamo in un campo di lavoro, il padre saveriano Simone Piccolo ci ha presentato un'organizzazione giovanile internazionale che promuove l'unità e la fratellanza universale andando oltre i confini della diversità culturale e religiosa, che ha programmato il loro primo evento fuori dall'Europa e proprio nelle Filippine.

Sono stato molto felice di essere inviato insieme ad una delegazione del gruppo dei giovani della nostra parrocchia e assieme ai fratelli missionari saveriani.

Durante quell'evento di 3 giorni, ho visto come i giovani di un paese diverso che hanno opinioni e convinzioni diverse interagiscono e si legano tra loro. Ognuno si sente libero di condividere la propria fede senza l'intenzione di convincere gli altri o ad abbandonare dimenticare la propria fede personale.

Per me, questo è stato un’ottima iniziativa.

Vedere l'armonia di tutti i giovani all'interno di quella sala è stato davvero piacevole ai miei occhi. In quell’esperienza mi sentivo mosso dalla soddisfazione che provavo: il mio cuore e la mia mente erano pieni di gioia.

Con tutte le condivisioni che ho sentito, ho imparato molto da loro e ho avuto una migliore comprensione della mia fede.

Sono stato in grado di capire che, indipendentemente dalla nostra fede (Battista, cattolico) siamo tutti d'accordo in una cosa e cioè che c'è un solo Dio il cui unico obiettivo è di avere pace gli uni con gli altri e rendere il mondo come un'unica famiglia.

Stare con questi giovani, ha contribuito a comprendere l'importanza di comprendere ulteriormente le convinzioni altrui dialogando con loro nonostante tutti i confini stabiliti dalle nostre diversità.

La mia esperienza in un dialogo interreligioso non finisce qui. Questo, spero, era solo l'inizio…


* Testo originale in inglese.


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Pubblicato
11 Novembre 2019
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