Per me la convivenza è stata...
I tre giorni 27-30, sono stati brevi ma intensi
Il tempo è volato insieme all'allegria e alle tante attività organizzate da noi animatori. Per descrivere questi giorni una parola che userei è: "diversità". Eravamo tutti diversi. Chi per delle abilità, chi per il proprio passato o per la provenienza. Abbiamo non ignorato le nostre diversità, ma le abbiamo celebrate. Il dolore della mia compagna è diventato il mio, e quel dolore che ho nascosto dentro di me, è diventato anche degli altri, e mi hanno aiutato a stare meglio con me stessa. Per quanto riguarda le persone provenienti da altri luoghi, in particolare mi ha colpito la famiglia Ucraina che ha vissuto con noi. Tre bellissimi bimbi, e una mamma dolcissima.
Ho riflettuto in quei tre giorni come questa gente, vista dalla TV ci sembri così lontana. Stare in contatto con quelle splendide persone, mi ha fatto realizzare che i bambini del mondo sono tutti uguali! (chiassosi, capricciosi e giocosi)
E le donne sono proprio come la mia mamma, brave a cucinare e sempre con un dolce sorriso sul volto. Perché fare guerra ai fratelli di tutto il mondo, quando in fondo siamo tutti essere umani? Non importa la provenienza, ma il cuore di ognuno di noi batte per amore per l'umanità e per Dio.
Anche gli altri miei compagni, animatori e non giocavano con quei bambini come se fossero i loro cuginetti.
In conclusione noi tutti in questi tre giorni di convivenza abbiamo capito l'importanza di porgersi verso l'altro, perché il nostro prossimo è un immenso regalo.
Annachiara
Di questo meraviglioso campo porto con me tutti i momenti anche quelli magari più noiosi. I momenti più belli sono stati quelli a gruppi , dove ognuno di noi ha capito che le persone sono una parte fondamentale delle esperienze sia positive che negative.
Nel mio cuore porterò sicuramente le persone che ho conosciuto...delle fantastiche persone , su cui puoi contare se hai bisogno di una mano. Ogni giorno svolgevano delle attività e quella che mi è rimasta impressa è la recita di coralline basata sulla canzone dei Maneskin.
Mi ha fatto capire che anche se le persone che ti giudicano tu devi imparare a non sentirli e ad andare avanti seguendo le amicizie giuste che come abbiamo interpretato nella scena ti aiutano sempre a rialzarti.