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Nostra Madre Chiesa dedica il mese di novembre, in particolare i primi due giorni, al ricordo di tutti i fedeli defunti. La realtà della morte, che porta sempre con sé un senso di separazione da quanto ci circonda, può diventare, in questa circostanza, occasione di unione. Incontrandosi sulla tomba dei propri cari si possono rifare amicizie perdute e guarire profonde ferite di famiglia.

I nostri defunti, ora entrati nella gloria, vedono Dio così come Egli è, e valutano alla sua luce anche le nostre realtà e difficoltà; mentre noi li ricordiamo nella preghiera, essi, con moltiplicato affetto, intercedono per noi le grazie necessarie per una vita più coerentemente cristiana. Negli ultimi dodici mesi sorella morte ha bussato varie volte alla porta dei Saveriani.

Vogliamo qui ricordare quelli che hanno svolto un'attività nella casa di Zelarino. Il 12 dicembre prossimo ricorre un anno dalla morte di p. Guerrino Sella; ne rinnoviamo la memoria per la lunga attività che ha svolto nella nostra casa, per il bene che ci ha voluto e il ricordo che ha lasciato in tanti amici e benefattori.

Il 2 agosto di quest'anno, nella casa saveriana di Salamanca in Messico, all'età di 73 anni, silenziosamente si è spento p. Giuseppe Scremin. Spese i cinquant'anni del suo sacerdozio nella formazione dei giovani aspiranti missionari. Iniziò questa sua missione proprio nella casa saveriana di Zelarino nel 1949, dove rimase fino al 1960. Per 6 anni fu anche rettore della comunità. Iniziò i lavori per l'ampliamento della casa con la costruzione della chiesa e delle ali. Alcuni di quelli che lo hanno conosciuto in quel periodo lo hanno aspettato in paradiso.

Altri, ora, diventati papà e nonni, lo ricordano ancora avendo apprezzato il suo spirito gioviale e ne portano il segno nella loro vita.

Anche p. Dante Bertoli, dopo un lungo calvario, ci ha lasciato. A Zelarino, complessivamente, fu presente per sette anni come insegnante di inglese. A molti rimane il ricordo della sua maestria nel suonare la fisarmonica  accompagnando la musica con una efficace espressione del viso.

Assieme a questi confratelli ricordiamo tutti i nostri defunti: essi ci hanno lasciato un esempio che possiamo seguire ora, per formare poi la grande famiglia del cielo.



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