Vicenza: Festa del ringraziamento, Testimonianza di p. Sommacal
Il gruppo amici dei missionari saveriani (Gams) di Vicenza si è riunito il 22 gennaio per una giornata di riflessione e festa, a conclusione della mostra dei presepi missionari. All'inizio dell'incontro p. Luciano ha presentato p. Raimondo Sommacal, che ci ha dato testimonianza della sua lunga permanenza in Congo: ben trent'anni!
La sua esposizione appassionata ha veramente coinvolto tutti i presenti che, alla fine, hanno posto alcune domande. Padre Sommacal ha detto: "La missione è Gesù che annuncia il Regno; essere cristiano vuol dire avere una qualità di vita tale da essere annuncio evangelico".
Un grande paese impoverito
Il Congo è grande dieci volte l'Italia, con 60 milioni di abitanti. È uno Stato disorganizzato: il servizio postale non funziona, e anche la scuola è di basso livello. Il 70% della popolazione è sotto i 25 anni; la maggioranza delle donne è senza istruzione; il loro compito è fare figli e coltivare la terra...
La guerra degli anni '90 ha causato ben otto milioni di morti, secondo il rapporto dell'Onu. Nonostante le terre fertili e ricche di tanti minerali, la popolazione è ridotta alla fame e vive in uno stato di sottosviluppo. Così i governanti riescono a gestire i loro traffici - poco leciti - di armi e metalli preziosi e attirare investimenti spregiudicati!
Tra i minerali, il coltan è molto ricercato. Serve per preparare apparecchi elettronici e telefonini, e quindi è molto richiesto. La vera causa della guerra con le sue vittime e distruzioni sono stati i minerali e il conflitto è stato sostenuto anche dalle potenze Occidentali che sui minerali avevano un forte interesse. In queste operazioni, nessuno tiene conto del costo in vite umane; e noi missionari abbiamo vissuto la tragedia.
La missione è anche cultura
In Africa bisogna introdurre il vangelo nella vita della gente. È importante l'annuncio del rispetto della persona umana, della giustizia, della riconciliazione: e questa è missione. Si tratta quindi anche di un problema culturale. I giovani sono sbilanciati perché hanno rotto con il passato, ma il futuro è pieno di incognite; per questo l'istruzione è importante!
Bisogna aiutare la gente a prendere coscienza della propria dignità e fare in modo che non diventi pigra. Gli abitanti del Congo hanno ancora paure primitive: la malattia, il malocchio... La missione esige persone con il cuore pieno di Dio, che sappiano aiutare con il vangelo, che è gioia e pace interiore.
In Italia vi sono molti immigrati; chi annuncia loro il vangelo? Tutti dobbiamo annunciare il vangelo con la nostra vita. Nonostante il benessere, in Italia si vede tanta sofferenza interiore; in Congo sono poveri, ma sono più felici. I cristiani hanno il loro certificato di battesimo e sono fieri di mostrarlo per farsi riconoscere! Magari fossimo così orgogliosi anche noi della nostra fede e fossimo capaci di dimostrare agli altri quanta pace e serenità interiore essa ci dona!".
Messa, pranzo e foto ricordo
Alla fine dell'incontro con p. Sommacal, è stata celebrata la Messa. Vi hanno partecipato tutti i saveriani della comunità, che hanno ringraziato i presenti per il bel lavoro svolto. Abbiamo anche fatto la foto di gruppo in giardino, come testimonianza di affetto degli amici laici verso i missionari saveriani.
Dopo il pranzo comunitario, p. Luciano ha presentato la relazione sull'andamento generale della mostra dei presepi e del risultato economico per i vari progetti. L'incontro è terminato con un'allegra estrazione a premi.