"La missione parte sempre dal cuore"
A conclusione dell’anno santo, Giovanni Paolo II aveva ripetuto alla chiesa il comando di Gesù a Pietro: "Prendi il largo!". La stessa parola è risuonata nella nostra casa di Zelarino martedì 5 dicembre, in occasione della chiusura dell’anno giubilare di san Francesco Saverio.
In mattinata, nella sala dedicata a padre Maule, si sono riuniti i direttori e i rappresentanti dei centri missionari diocesani del Nordest. Si è parlato del primo congresso missionario dell’Asia, che si è tenuto in Thailandia dal 19 al 22 ottobre scorso. Il comboniano p. Gianni Nobili ha fatto una breve relazione sul convegno.
Raccontare Gesù all'Asia
Tra gli oltre mille partecipanti, che provenivano da tante nazioni asiatiche, circolava un sentimento di gioia e di speranza. Era forte la volontà di annunciare Gesù in Asia: "Missione è dire la storia di Gesù, e i cristiani devono avere il coraggio di raccontarla agli altri. Ma la storia è credibile solo se chi la racconta ne è testimone".
Cristo è nato in Asia. Tuttavia la chiesa in questo continente è un piccolo gregge, che rappresenta solo l’1,5 per cento della popolazione totale. Il cristianesimo è ritenuto dall'Oriente una religione straniera, vestita all'occidentale, specialmente nelle celebrazioni liturgiche. Anche il dialogo con le altre religioni non è sempre facile. Poi ci sono le zone di grave povertà, dove solo la solidarietà e l’aiuto vicendevole possono portare sollievo e stimolare la volontà di risolvere i problemi.
Anche se piccole, le comunità cristiane in Asia sono vivaci. Si sentono come semi che vogliono crescere. Il numero dei sacerdoti è in aumento (48mila); sono raddoppiati i seminaristi (29mila); sono sorti anche cinque istituti missionari asiatici...
Ci vogliono ancora santi missionari come Saverio, che ha lasciato un’impronta profonda e duratura in ogni posto in cui è arrivato. Occorre parlare di più dell'Asia, in modo che i cristiani si sentano più vicini ai popoli di questo immenso continente.
l fuoco che arde nel cuore
Alla santa Messa hanno partecipazione tanti sacerdoti del patriarcato e del Triveneto, nostri amici. Ha presieduto il vescovo emerito di Vittorio Veneto mons. Alfonso Magarotto. Nell'omelia, ha accennato al dovere della evangelizzazione, al recente viaggio pastorale del Papa in Turchia e ai saveriani, che nella festa del Saverio hanno rinnovato la professione dei voti religiosi.
Poi il vescovo si è soffermato sul "fuoco pino", che ardeva nel cuore del Saverio e lo ha spinto a percorrere migliaia e migliaia di chilometri, per annunciare Cristo e la vera fede ai popoli più lontani e così persi per lingua, costumi e cUltura.
Benedetto XVI ci ha detto:
"la missione parte dal cuore: quando ci si ferma a pregare davanti al Crocifisso, con lo sguardo rivolto a quel costato trafitto, non si può non sperimentare dentro di sé la gioia di sapersi amati e il desiderio di amare e di farsi strumenti di misericordia e di riconciliazione. La missione parte sempre da un cuore trasformato dall'amore di Dio, come testimoniano innumerevoli storie di santi" (Angelus, 22.10.2006).
