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Veglia e festa dei giovani, Con papa Francesco...

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Sabato 19 ottobre, l'invito a pregare e fare festa è stato accolto da molti, giovani e meno giovani. Su iniziativa dell'ufficio missionario e dell'ufficio di pastorale giovanile della diocesi di Taranto, la veglia missionaria e la festa dei giovani ha preso vita in via Mignogna.

Quattro testimonianze

L'accoglienza in musica del gruppo Akusimba ha dato un tono gioioso alla serata. I giovani hanno condiviso con i loro amici il desiderio di riflettere e di conoscere Gesù, insieme a missionari, religiose e sacerdoti, tutti uniti per andare sulle strade del mondo ad annunciare il vangelo di Cristo.

L'arrivo dell'arcivescovo, accolto dal canto della Giornata giovanile di Rio, ci ha inseriti in un'atmosfera di riflessione. La croce e la Vergine di Aparecida sono entrate per stare insieme a noi. Inframezzate da brani di papa Francesco, sono state condivise quattro testimonianze.

Brasile, Burundi e Congo

Giuseppe ha partecipato alle Giornate di Rio e ha visto che la fede non è qualcosa di astratto, ma coincide con la vita. Ha incontrato la gente nelle favelas e ha incrociato sguardi e sorrisi di tanti.

Daniela, anche lei a Rio, ha visto i missionari che lavorano nelle favelas. Nei bambini abbandonati dai genitori, vedendo chi lavora e testimonia Cristo, qualcosa è cambiato. I loro occhi sono diventati nuovi e luminosi.

Don Martino ci ha raccontato l'origine del gemellaggio con la diocesi di Bururi in Burundi e ha invitato i giovani a vivere l'esperienza del servizio civile in missione.

Mons. Janvier Kapaka, vescovo di Wamba, in Congo RD, ci ha descritto tutto il suo cammino di vita, come è diventato prete e infine vescovo, tra paludi e fango. Nonostante le comunicazioni difficili, lui accoglie tutti, si fa vicino ai problemi della gente. Il messaggio che ci lascia è di essere missionari coraggiosi e pieni di gioia ogni giorno.

La missione in comunità

Anche il nostro arcivescovo ha voluto donarci la sua esperienza missionaria. Ha ribadito che la missione si fa in comunità. Dalla comunione nasce la missione. E anche la veglia è stata preparata in comunione e vissuta sulle strade. Ci ha invitato a vivere la missione concretamente: tra le persone più povere, trovando le occasioni per annunciare la misericordia di Gesù nel territorio dove viviamo.

La recita del "credo" insieme e l'impegno missionario con la consegna del "mandato" ci hanno messi di fronte alle nostre responsabilità.

Il saluto finale di don Ciro, direttore del centro missionario, ha ricordato ciò che dice papa Francesco: "Tutti siamo inviati sulle strade del mondo". Questo deve diventare anche il nostro impegno.

Poi la festa è continuata: quando si sta bene insieme, la gioia non ha più limiti.



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