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Il primo anello di questa catena è stata mama Sifa, sposata da quindici anni con Stefano con cui ha avuto sei figli. È venuta a trovarmi perché desidererebbe tornare ai sacramenti. Mi racconta di suo marito che è malato gravemente di diabete. “Forse il Signore, se finalmente ci sposiamo in chiesa, gli darà la forza e morirà in grazia di Dio”, sospira Mama Sifa.

Non bastano sei figli?

Vengo a conoscenza che il nodo è suo papà, il quale insiste nel voler ricevere l'altra metà della dote: una mucca, secondo il costume dei Bashi qui a Bukavu, in Congo. Sei nipoti non sono già una grande ricchezza per lui? Mi domando.

Ho insistito che Sifa informasse il papà che Stefano è gravemente malato e che quindi non può lavorare e avere i soldi per pagare la mucca. “Padre - mi dice - mio papà è pagano e poligamo; insiste nel voler ricevere la mucca”, prima di presentarsi davanti al Comune per registrare il matrimonio civile.

Catena formata da molti anelli

Il vescovo mi consiglia di cominciare questa catena della misericordia e di chiedere alla Piccola Comunità Ecclesiale (Cev) del quartiere di interessarsi e aiutare. Un catechista incontra il papà poligamo di Sifa e, invece della mucca ($400) riesce a negoziare per due capre ($100). Il giorno dopo la Cev è già pronta con la metà, la parrocchia aggiunge l'altra metà: gli anelli della misericordia si moltiplicano.

Il Comune di Bukavu esige una tassa per ogni matrimonio registrato. Scrivo una lettera al bourgemestre e anche lui decide di diventare un anello della catena: niente tassa. I viaggi al comune diventano altri anelli: una volta è il tassista che si occupa di portarli al comune e riportali a casa gratuitamente (sono quasi 20 chilometri), un'altra volta è il ministro straordinario dell'Eucarestia.

La quindicesima opera

Il matrimonio viene celebrato nella CEV, una festa di quartiere con tutte le caratteristiche della misericordia. La questua dell'offertorio è donata alla famiglia di Sifa. Le mamme, durante la Messa, pregano per lei, affinché abbia la forza di prendersi cura di Stefano e di incoraggiarlo a seguire la dieta, senza compromessi.

Nelle 14 opere di misericordia tradizionali non c'è quella di aiutare a pagare la dote per un matrimonio. Noi l'abbiamo aggiunta subito, secondo il consiglio di Papa Francesco:

“la misericordia è la via che unisce Dio e l'essere umano, perché possa aprire il cuore alla speranza di essere amato per sempre, nonostante i limiti del suo peccato” (MV). 



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