Una lapide missionaria a Zelarino
Il 22 agosto 1960, festa del Cuore Immacolato di Maria, il vescovo saveriano mons. Assuero Bassi consacrava la chiesa dei missionari saveriani costruita con le offerte di tanti benefattori e in particolare di Antonio Bertoli, allora medico condotto di Zelarino, e la sua signora Carolina Crepet.
Nell'ultimo decennio le strutture, eccetto una piccola parte, sono passate alla diocesi di Venezia, che ha diviso la chiesa in due piani, ricavando l'auditorium nella parte inferiore e la chiesa in quella superiore.
La lapide che ricorda la consacrazione avvenuta 50 anni fa è stata ora collocata nella nuova chiesa.
Resterà a ricordo del vescovo saveriano consacrante, dei benefattori, di centinaia di giovani che qui si sono formati alla vita missionaria. Tra tutti ricordiamo p. Ottorino Maule, martire in Burundi. La lapide diventi ispirazione a quanti, pregando in questo luogo, faranno proprie le ultime parole di Gesù: "Andate in tutto il mondo e predicate il mio vangelo a ogni creatura".
Una santa Messa per i benefattori è stata celebrata in giugno con la partecipazione dei nipoti Bertoli - Crepet e alcuni degli operai che hanno costruito l'edificio.
"Al Cuore Immacolato di Maria, nel mistico preludio del suo profetato trionfo, S.E. Assuero T. Bassi , vescovo di Loyang - Cina -, della ferocissima persecuzione comunista perseguitato ed esiliato testimone in trepidazione di apostoliche speranze, questo sacro tempio eretto per la generosa oblazione di Antonio e Carolina Bertoli - Crepet, oggi 22.8.1960 solennemente consacrava.
La quotidiana ardente preghiera dei giovani apostoli, implorante qui la salvezza del mondo infedele, salga in benedizione perenne per i fondatori del tempio e per tutti i benefattori dell'istituto".