Una doppia opera missionaria
Cari amici, è Pasqua: Gesù è risorto. La chiesa esce verso le periferie della convivenza umana. Ed ecco allora la proposta di unirci, voi amici laici e noi saveriani, per fare una duplice opera missionaria.
La prima è quella di augurare “Buona Pasqua” ai martiri, che hanno pagato con la vita la loro fede in Gesù Cristo. E sono tanti, anche quest’anno: impossibile trascrivere tutti i loro nomi!
“Auguri a voi, fratelli e sorelle, martiri del vangelo. Insieme a Gesù, con il suo corpo piagato e glorioso, intercedete presso il Padre celeste per questo nostro mondo, che sembra affogare nell’indifferenza”.
La seconda opera missionaria è quella di unirci, voi amici laici e noi saveriani, a pregare per le famiglie, vittime della natura, ferita dall’uomo. Famiglie, popolazioni che sono lasciate sole a ricostruirsi la vita.
Cari amici e amiche, san Guido incoraggia queste opere missionarie. Agli inizi della famiglia saveriana egli scriveva ai missionari in Cina:
“Dite ai vostri cristiani che, in Italia, un povero vescovo prega perché una stilla del Sangue di Cristo scenda sulla loro terra a fecondarla in salute”.
Con san Guido anche noi vi diciamo: Auguri!
I saveriani di Tavernerio.