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Un presepe nella realtà di oggi

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Il presepe della chiesetta dei saveriani, ideato e allestito da p. Pierobon per il Natale 2012, è originale e ricco di significato. Come è giusto, il presepe mette al centro la figura di Gesù, il Dio fatto Uomo. Questo è il Natale.

Incastonato sotto l'altare, il presepe parte dalla realtà della città di Taranto per abbracciare il mondo intero, rappresentato da un globo tappezzato dai volti di persone di ogni razza e colore. Rappresentano tutte le nazioni del mondo e le varie condizioni in cui vivono uomini, donne e bambini, sani e malati... Lo stesso dicono i volti delle persone, sparsi davanti alla capanna-tenda del Bambino Gesù: ricordano che il messaggio e la salvezza del Figlio di Dio sono offerti a tutti, in una dimensione universale.

Un volto indefinito

L'originalità del presepe sta nel fatto che Gesù Bambino è stato volutamente scolpito con un volto indefinito: non identificabile con una persona precisa. La scultura è opera dell'artista Aldo Pupino. Una domanda sorge spontanea: perché il neonato Salvatore viene presentato senza volto? Perché il Bambino Gesù non ha i lineamenti chiari?

Oggi la forza del messaggio di Gesù nel presepe viene proprio da questo volto senza una fisionomia chiara e definita, perché con il suo Natale Gesù vuole assumere il volto e la fisonomia di ogni uomo e donna di ogni popolo, lingua, colore e cultura del mondo, per guarirlo dalle ferite e dalle cicatrici del male e del peccato e per restituire a ogni creatura l'immagine e la bellezza dei figli di Dio.

L'ILVA e il disastro della contaminazione

Il presepe di Lama ha come sfondo il Mare Piccolo, il quartiere Tamburi e l'ILVA, la grande fabbrica di acciaio al centro di tante polemiche. Non è un'immagine scelta a caso. Per noi di Taranto, il Natale accade qui oggi, in questo nostro contesto e realtà. E diventa una provocazione forte per tutti coloro che, a vario titolo, hanno responsabilità in questa vicenda, per sollecitare l'urgente necessità di fare tutto il possibile per restituire alla città e alle persone il volto dignitoso dei figli di Dio, nel quale Gesù vuole essere riconosciuto, accolto e rispettato.

La frase sullo sfondo del presepe dice, "L'avete fatto a me" - cioè a Gesù. E richiama una domanda pressante per la nostra vita e la nostra fede: "Oggi, qual è il suo volto?".

Gesù vuole essere riconosciuto e accolto in ogni persona che incontriamo. Un volto da riconoscere in tante realtà e vicende, note o meno note, come per il paese di Statte, a ridosso dell'ILVA, attraversato e martoriato dalla forza del tornado di inizio dicembre. Anche questo paese ha un volto e una bellezza da recuperare; e per questo ha bisogno della solidarietà di tutti.

Natale con il cuore a Taranto

Nella settimana che ha preceduto il Natale, presso la casa dei saveriani a Lama, è stata allestita una mostra di presepi, acquasantiere e manufatti in terracotta. Il professore e scultore Aldo Pupino, presidente della Kerameion Onlus di Lama, e il dottor Domenico Casciano, dirigente Asl-TA1, dal 19 al 26 dicembre hanno esposto alcune opere e lavori eseguiti nei laboratori di ceramica, frutto delle attività orientate alla terapia e al recupero delle persone disabili, con disagio sociale e creativo.

Il cuore del progetto ruota attorno al recupero della manualità e dell'espressione creativa attraverso la lavorazione dell'argilla. La mostra ha attirato numerosi visitatori ed è stata accompagnata da altre attività culturali come la presentazione di libri e concerti di ragazzi delle scuole, che hanno coinvolto numerose realtà presenti nel territorio.



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