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Una bella storia di fede e missione

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La signora Giuseppina Masotti Zauli di Faenza, quasi 90enne, ci ha inviato una vecchia immaginetta ultracentenaria di san Francesco Saverio dell'ottobre 1898. L'aveva ricevuta in eredità dalla devozione di sua mamma e ora anche lei vuole lasciarla in eredità a sua nuora. Ma vuole dare un'immaginetta nuova del santo.

Un soldo, un Pater e un'Ave

Come vedete nella foto, l'immaginetta della signora Giuseppina raffigura il Saverio con il Crocefisso in mano, davanti a indigeni inginocchiati sulla spiaggia. In lontananza si vedono le palme e un vascello con vele gonfie. Nel retro dell'immagine si leggono queste belle parole:

"Cristiani! Più di settecento milioni di anime sono ancora prive del lume del santo vangelo. L'Opera della Propagazione della Fede ha per scopo di evangelizzarli. Essa invia loro missionari zelanti, che con ammirabile eroismo sacrificano tutta la loro vita per procurare la salute eterna a tanti infelici. Cristiani, associandovi a quest'opera, voi dilatate il regno di Gesù Cristo e meritate il premio riservato agli apostoli".

Le opere stabilite sono: un soldo per alimento e sostegno delle missioni; un Pater e Ave al giorno, con l'invocazione, "San Francesco Saverio, prega per noi". L'immaginetta, fatta stampare a Bologna dall'editore Natale Salvardi, porta l'imprimatur di mons. Angelo Mantegazza, vescovo ausiliare del card. Ferrari di Milano.

Costretto a cercare...

La richiesta della signora Giuseppina mi ha costretto a cercare tra i "santini" nei miei album di raccolta, e leggere le preghiere stampate sul retro, che esprimono le varie motivazioni dello zelo missionario nell'ultimo secolo.

In casa madre dei saveriani a Parma, nella "cappella dei martiri" c'è un quadro di san Francesco Saverio che offre i frutti del suo apostolato missionario alla Madonna. È stato dipinto da Paolo Baratta su richiesta di mons. Conforti nel maggio del 1896, per la prima cappella dell'istituto saveriano.

Nella mia raccolta ho trovato l'immaginetta del Saverio, fatta stampare a Milano nel 1911 dalla S. Lega Eucaristica (con l'indulgenza giornaliera concessa da Pio IX il 24.5.1847). La preghiera del retro chiede all'Eterno Dio la conversione degli infedeli per la misericordia del Signore Gesù Cristo, mandato per la salute, la vita e la resurrezione nostra.

Pregate anche voi per le vocazioni missionarie

Spero che la nostra simpatica signora Giuseppina la gradisca. Noi missionari la ringraziamo per il suo impegno e le siamo vicini con la preghiera. E raccomandiamo a tutti - amiche e amici - di aderire alla "campagna di preghiera per le vocazioni missionarie", compilando e inviando il "tagliando" che trovate sui numeri di gennaio e febbraio del 2013: "Pregate il Signore perché mandi operai nella sua messe".



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