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Un grazie sincero a p. Rosario

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I miei primi ricordi di p. Rosario risalgono ai tempi della teologia e delle attività nella parrocchia "Cristo Risorto" a Parma. Nato in Sicilia da genitori salernitani, all'età di dieci anni Rosario e la famiglia Giannattasio si trasferisce a Salerno. Mentre frequenta la facoltà di ingegneria, il Signore lo chiama e diventa saveriano. Dopo l'ordinazione sacerdotale, trascorre molti anni in Italia con diversi incarichi: tra l'altro, è promotore della beatificazione del Conforti, vice superiore regionale, rettore della comunità di Cremona.

Da Buenaventura a Brescia

A 45 anni p. Rosario parte per la Colombia. Qui realizza il sogno di ogni missionario: annunciare il Signore nella città di Buenaventura, luogo del suo apostolato. Sperava di essere lasciato tranquillo a lavorare con zelo nella vigna colombiana, ma il Buon Dio aveva previsto diversamente. Così, sette anni fa, non senza sofferenza, accetta di rientrare in Italia per diventare rettore della comunità di Brescia. Con tutto l'entusiasmo di cui è capace, p. Rosario si getta nel lavoro come animatore missionario e amministratore dello Csam, con la collaborazione del signor Slompo. È anche presidente della "Fondazione San Cristo".

In tempi difficili e complicati, egli trova il modo di raccogliere attorno ai saveriani un folto gruppo di volontari e di iniziare la bella attività delle "mostre missionarie", prendendo spunto dall'idea di p. Renato Trevisan (chi non ricorda la prima mostra sugli indio kayapó?) e creando così una splendida opportunità di animazione. Le mostre sono state l'occasione per conoscere e incontrare tanta gente e annunciare un messaggio culturale ricco di autentico spirito missionario.

Ci saluta tutti da Desio

Adesso p. Rosario è stato chiamato ad altri compiti. È rettore della comunità saveriana di Desio, in Brianza, e deve far fronte anche ai numerosi incarichi che la famiglia saveriana da anni gli chiede. I confratelli di Brescia, insieme ai famigliari dei saveriani, ai volontari e a tutti coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato, lo ringraziano per la sua dedizione e pregano perché il Signore gli stia vicino con la sua grazia. Da Desio invia a tutti i suoi saluti cordiali.

"Cari amici, il 31 dicembre è terminato il mio servizio a Brescia. Ho vissuto più di sette anni con voi, con soddisfazioni e qualche difficoltà, come sempre capita nella vita. Adesso però me li ritrovo dentro il cuore carichi di grazia e di misericordia. La mia fede è diventata adulta in Colombia, dove è cresciuta e si è ringiovanita. A Brescia si è ricoperta di linfa nuova, nella fatica di coniugare la vita religiosa e la gestione organizzativa ed economica delle nostre varie attività.

Durante questo tratto della mia vita saveriana, che ho vissuto in pienezza, Brescia, così ricca di tradizioni missionarie, mi ha riempito il cuore. Ho conosciuto tante persone, ricche dei valori di fede e della tipica laboriosità "bresciana". Con loro ho sofferto anche la crisi di vitalità cristiana e la difficoltà nell'accogliere tanti fratelli di altri popoli che, vivendo in mezzo a noi, ci chiedono ragione della nostra fede e del nostro essere missionari.

Il missionario ama senza possedere, costruisce senza farsi un piedistallo. Ho molto amato Brescia e San Cristo; ho creduto fortemente nel compito del Centro saveriano d'animazione missionaria (Csam), allo stesso modo con cui ho amato e amo il popolo colombiano. Nel cuore sono racchiuse tutte le persone con cui ho lavorato e collaborato, nel nome del Signore. Continuiamo a fare del mondo una famiglia, perché la missione è ovunque il Signore ci chiama. Grazie e arrivederci, dove e quando Dio vorrà!"



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