Un’esperienza indimenticabile
Il campo delle giovanissime a Gallico
Anche quest’anno si è svolto a Gallico il campo di formazione per le giovanissime. Il tema scelto era “Sulle tracce di Gesù come il Saverio”. Marika Foro, Mariella Messineo erano le animatrici. La saveriana Francesca Mura, p. Pierluigi Felotti e p. Nico Macina erano le guide spirituali. Sono stati coinvolti anche gli altri saveriani della comunità: p. Bacchin, p. Marcelli e p. Guerra. Carmen e le amiche Katia, Simona, Annalisa, Maria Antonietta e Francesca, ci hanno raccontato l’esperienza.
Il campo estivo è per ciascuno di noi un momento importante, fra i più attesi. Vi partecipiamo con grandi aspettative, con la voglia di fare nuove esperienze e amicizie. Quest’anno, l’esperienza è stata ancora più entusiasmante perché noi, gruppo giovanissime di Gallico, ci siamo messe in cammino sulle tracce di Gesù come Francesco Saverio.
Nuovo compagno di viaggio
Tante volte abbiamo sentito parlare del Saverio dai nostri missionari durante gli incontri. Abbiamo imparato a conoscerne meglio la vita e l’esperienza di fede. All’inizio ci domandavamo come potesse questo grande missionario di altri tempi soddisfare le nostre aspettative e rendere il campo un’esperienza indimenticabile.
Ma la strada riserva sempre delle sorprese ai pellegrini che la intraprendono con entusiasmo. E noi ben presto ci siamo ritrovate il Saverio come amico e compagno di viaggio. Ci ha reso il viaggio stesso più agevole e meno faticoso, infiammando i nostri cuori e schiarendoci la via per raggiungere la meta.
Ci siamo perciò ritrovate a calcare le sue orme sulla spiaggia. In riva al mare, era già viva in noi la sua presenza: le barche e l’infrangersi delle onde ci portavano con la mente a solcare i grandi mari da lui attraversati; la gente intorno a noi erano i numerosi popoli da lui battezzati, mentre i monti della Sicilia erano quelli della lontana Cina, ai quali egli volse fino alla fine il suo sguardo.
Emozione ed entusiasmo
A piedi nudi, abbiamo lasciato dietro di noi le nostre orme e ci siamo dirette verso il parco della mondialità, luogo dove siamo andate a vivere la nostra magnifica esperienza.
Il suono della campanella, che Francesco amava usare per radunare attorno a sé la gente, segnava per noi l’inizio di ogni nuovo giorno. Dopo la preghiera, la visione del film sulla sua vita ci permetteva di conoscerlo meglio, di capire cosa lo spingeva a muoversi e lasciare sempre tutto per andare oltre.
Emotivamente coinvolte e cariche d’entusiasmo, abbiamo sviluppato diverse tematiche: la ricerca e la scelta; la missione e i poveri; la gioia e il sogno. Questo è stato il percorso personale che insieme al Saverio ciascuno di noi, nel nostro piccolo, ha vissuto, lasciandosi interrogare dallo sguardo sorridente del Cristo crocifisso del castello di Javier.
Impegno, preghiera, allegria
I momenti di preghiera sono stati intensi. La testimonianza dei due giovani della fraternità dell’Immacolata, che ci hanno coinvolto nella gioia della loro vocazione, è stata per noi edificante e costruttiva. Il tempo trascorso a servizio degli anziani e dei disabili è stato fruttuoso. Affascinante è stato l’incontro notturno nel parco con gli amici del Saverio: sant’Ignazio di Loyola, il capitano della nave, il giapponese Anjro, il beato Guido Conforti...
Il “deserto” vissuto nella quiete dei boschetti di Sant’Elia è stato carico di emozioni. Indimenticabili sono stati i momenti di gioia e di allegria vissuti mangiando la pizza con vecchi e nuovi amici, cantando al ritmo della chitarra. Emozionante la processione del Crocifisso, portato all’altare per la Messa di ringraziamento.
Finalmente, Francesco Saverio lasciava il posto di guida; concludeva tra noi la sua missione, facendoci approdare fra le braccia di Gesù, nostro nuovo amico e compagno di viaggio.
- Carmen e Amiche.