Tira con forza!
“Giovane, hai paura di rovinarti le manine? Tira quella corda, altrimenti la barca se ne va via”. Era il solito Pietro che stava insegnando come si lavora con la barca. Quando si giunge a riva, bisogna fermarla bene, fissandola con la corda. Questi insegnamenti gli ricordavano ciò che gli avevano raccontato i due discepoli che, una sera, se ne stavano ritornando a casa dopo la crocefissione di Gesù. Non sapevano più cosa fare, con chi parlare. Avevano deciso di salutare la compagnia e di tornare al loro paese a seguire il gregge del padre. Era verso sera. Il sole stava scendendo all’orizzonte, quando qualcuno li incrocia per strada. “Mi sembra che siate giù di corda. Che cosa è successo?”. E loro gli raccontano tutto quello che era capitato quel giorno… Lui tirò fuori un pezzo di corda e glielo mise in mano. Ne prese un capo e disse agli altri due di stringerlo forte. Così, camminando e parlando, arrivarono al villaggio di Emmaus. Quello straniero lasciò cadere la corda, ma i due gliela rimisero in mano, invitandolo a mangiare un boccone. Lui, sempre tenendo la corda, entrò nella locanda. L’oste portò pane e acqua. Allora, tirò la corda forte e loro non ce la facevano, perché era robusto. Continuò e alla fine la corda lasciò dei segni nelle loro mani. Divise il pane e ognuno bevve un po’ d’acqua. Poi non lo videro più. Guardarono le mani. Erano rimasti i segni della corda. Allora capirono che per vincere le difficoltà bisogna tirare insieme la corda, anche se all’inizio fa male, ma poi, non ci si lascia più.