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Sud/Nord Notizie: Italia, Congo, Brasile...

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Italia: stravolta la legge 185

Venerdì 27 marzo, il Senato italiano ha approvato il documento di Farnborough per la cooperazione tra industrie belliche di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Svezia. E' il Disegno di legge n. 1547, che introduce la novità "autorizzazione globale di progetto". Ma ha modificato fortemente anche la legge 185 del 1990, che regolava il commercio delle armi in Italia.

Qualche parlamentare ha osato sostenere che è stato un "provvedimento necessario per adeguare la nostra legge a quella degli altri Paesi europei per una difesa comune. Siamo nell'Unione europea e non possiamo certo tirarci indietro" (on. M. Palombo).
Invece, è stata proprio l'Italia a "tirarsi indietro" sotto la pressione dei magnati delle industrie belliche. Invece di spingere in avanti tutta l'Europa verso un maggiore controllo sulle armi, proponendo a tutti il modello della legge italiana n. 185 - una legge d'avanguardia -, si è preferito liberalizzare produzione e mercato.

"Produrre più armi vuol dire usarne di più. Le modifiche portate alla 185 abbasseranno i controlli, incrementando la produzione, il commercio e l'uso. Tanti conflitti nel Sud del mondo, ignorati dai mezzi di comunicazione, sono sostenuti da armi prodotte nell'occidente e dall'Italia. Questi Paesi avrebbero bisogno di ben altri aiuti: la nostra politica estera dovrebbe investire di più nella cooperazione allo sviluppo", ha affermato don Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana.

Come non essere d'accordo con don Vittorio?

Congo RD: si vive alla giornata

Il 7 aprile, il presidente temporaneo Joseph Kabila ha giurato fedeltà alla bozza di Costituzione, frutto dei tentativi per raggiungere un accordo tra governo e ribelli, nella repubblica democratica del Congo. La bozza prevede la formazione di un governo che finalmente porti il Paese ad un regime democratico entro il 2005. Intanto...
Alla chetichella stanno tornando le truppe rwandesi, per riprendersi le posizioni perdute. Una tattica inspiegabile, che non fa pensar bene. Nonostante le smentite del governo di Kigali, la regione di Bukavu e dintorni è ancora una zona occupata e in piena guerra.
D'altra parte, il terrificante eccidio di Drodro, nella zona nord orientale del Paese, con almeno 966 morti, è stato compiuto tra due gruppi rivali interni, i Lendu e gli Hema, non si capisce bene sotto quale pretesto.
Si deve prendere atto che esistono complicità da parte di alcuni congolesi, assetati di potere e di soldi, alla ricerca di una posizione per comandare e mangiare. Della povera gente, che diventa sempre più miserabile, nessuno sembra preoccuparsi.
Le luci su questa regione d'Africa si sono spente; il dialogo congolese é finito: hanno firmato gli accordi per la spartizione del potere e delle ricchezze. Un soffio di speranza resta sempre, ma in pratica, è difficile prevedere quando e quanto le cose cambieranno.
La gente, e noi missionari con loro, continuiamo a vivere alla giornata, con gli umori che salgono e scendono, con le speranze che si accendono e si spengono...; ma anche con tanta volontà di andare avanti, di aiutarci a restare in piedi e a camminare a fronte alta.

EXA: la fiera delle armi leggere

Intanto, nonostante le tante guerre, in Iraq e nel mondo, EXA, l'esposizione delle grandi fabbriche bresciane di armi, è andata a... gonfie vele, con grande ressa di visitatori, soprattutto bresciani. L'esposizione si è tenuta dal 12 al 15 aprile, durante la Settimana Santa: un modo "macabro" per prepararsi alla memoria della Passione di Cristo, dell'umanità e della fauna.

Anche qualche buona notizia

Brasile: è aumentato il salario minimo

Il governo del nuovo presidente brasiliano Lula, alla fine di marzo, ha annunciato di voler aumentare il cosiddetto salario minimo dei lavoratori. Passerà dall'attuale 200 a 240 Reais, equivalenti a circa 72 Euro mensili. L'annuncio è stato dato alle organizzazioni sindacali del Brasile.
L'aumento annunciato del 20 per cento è in linea con la promessa fatta in campagna elettorale di raddoppiare il salario minimo nel periodo di quattro anni. Il salario minimo è un sistema per garantire, per legge, almeno un minimo di sussistenza alle masse di operai e lavoratori nelle attività pubbliche e private; ma resta comunque un salario di fame.

Italia: si libera dal debito

All'inizio di marzo, l'Italia ha firmato due nuovi accordi per cancellare il debito estero con due Paesi africani: il Burkina Faso e la Sierra Leone. Il debito cancellato ammonta a 11,85 milioni di Euro per il Burkina e di 15,41 milioni di Euro per la Sierra Leone.
I due Paesi africani hanno adottato il piano nazionale di riduzione della povertà, individuando i settori sui quali investire le risorse finanziarie rese disponibili dalla cancellazione del debito estero.



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