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Sud/Nord Notizie: Congo RD, Sierra Leone, Cina, Brasile, mine-F35

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Più trasparenza

Congo RD: minerali puliti. Il Congresso americano ha stabilito alcune norme per la trasparenza sul commercio di minerali provenienti dal Congo RD. Le aziende americane dovranno rivelare le procedure per assicurare che i loro prodotti non contengano i cosiddetti "conflict minerals", ovvero i minerali venduti sul mercato internazionale dai gruppi di guerriglia. "È un segno evidente della solidarietà del popolo americano al popolo congolese", hanno dichiarato i vescovi.

Intanto, il governo congolese ha sospeso le attività minerarie in tre province (Nord e Sud Kivu e Maniema), perché sono legate a gruppi di guerriglia. Restano da capire le reali intenzioni e l'efficacia del provvedimento.

• Sierra Leone: zone d'ombra. Il processo all'ex presidente liberiano Taylor, accusato di aver alimentato la guerra in Sierra Leone per avviare un lucroso commercio di diamanti (i cosiddetti "diamanti insanguinati"), è giudicato spettacolare da tanti osservatori, ma poco utile per portare alla luce la verità. Il saveriano p. Caglioni spiega: "Le colpe di Taylor erano sotto gli occhi di tutti già all'epoca della guerra civile, ma vi sono responsabilità che vanno oltre la Sierra Leone e la Liberia. La maggior parte dei combattenti di Taylor era straniera. E i diamanti venivano immessi nei circuiti internazionali gestiti dalle multinazionali delle gemme. Vi sono quindi zone d'ombra che temo sarà molto difficile illuminare".

• Cina: giocattoli ‘avvelenati'. La corruzione in Cina danneggia il rispetto degli standard internazionali di sicurezza per la costruzione dei giocattoli. Il Paese produce l'80% dei giocattoli mondiali, ma rischia un embargo. Nel 2007 gli Stati Uniti proibirono la vendita di giocattoli della Mattel e di altre aziende, costruiti in Cina, per un'eccessiva quantità di piombo. Purtroppo, alcune ditte cercano di corrompere i funzionari per avere pareri positivi su condizioni di lavoro e qualità di produzione. Ma chi controlla l'operato dei controllori?

Popoli indigeni

• Brasile: discriminazioni. I popoli indigeni brasiliani continuano a essere vittime di abusi, repressione della polizia e mancanza di assistenza medica. Lo denuncia il Consiglio indigenista missionario (Cimi) nel rapporto annuale sulla violenza contro i popoli indigeni, violenza legata ai conflitti per la terra.

Il Cimi denuncia anche i danni causati dai grandi progetti del governo che danneggiano la vita di diversi popoli. La controversa centrale idroelettrica di Belo Monte nel Parà potrebbe causare il trasferimento forzato di intere comunità native, con conseguenze irreversibili per l'ambiente e le comunità della regione.

• Nuova Zelanda: i diritti dei maori. I maori della Nuova Zelanda hanno raggiunto un accordo con il governo per i diritti ancestrali su litorali e fondali marini. I maori potranno rivendicare i loro diritti tradizionali, dimostrando la continua occupazione di un'area per gli ultimi 170 anni. I proprietari potranno così realizzare attività commerciali e sfruttare le risorse, compresa l'estrazione di minerali e del petrolio sottomarino. Non potranno però vendere i terreni. Per il partito maori si tratta di una vittoria per tutti i neozelandesi.

Impegno bipartisan

• Legge contro le mine. È stata presentata una proposta di legge "bipartisan", con la collaborazione della Campagna italiana contro le mine, per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona e di munizioni a grappolo. Lo scopo è evitare che banche italiane collaborino all'estero con imprese produttrici di mine e bombe cluster, ordigni vietati in Italia. Il disegno di legge potrebbe fare da traino alla ratifica del Trattato di Oslo per la messa al bando delle cluster, firmato dall'Italia ma non ancora recepito.

• F35: fermateli! Con una petizione, alcuni parlamentari di diverso schieramento hanno chiesto al governo di sospendere la partecipazione al programma di realizzazione degli F35, un aereo multiruolo non visibile dai radar. L'Italia si è impegnata ad acquistarne 131 esemplari per la cifra di 12 miliardi di euro! In un momento difficile per l'economia quei soldi potrebbero essere impiegati meglio. Inoltre, l'F35 è inutile e il suo acquisto "anticostituzionale", perché la nostra Carta prevede la difesa e non l'offesa.

Contro l'F35 c'è una vasta mobilitazione di associazioni anche ecclesiali. La diocesi di Novara, dove si trova la base militare di Cameri, ha pubblicato un documento contro la follia del programma del superbombardiere.

L'Italia anche nel 2009 è stata tra i cinque maggiori fornitori internazionali di armamenti e le sue esportazioni sono state dirette soprattutto ai Paesi in via di sviluppo.



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