Sorridi, è tempo di missione!
Simonetta dice: “C’è gente che ha bisogno di voi e vi sta aspettando; noi siamo scrigni, tesori da donare agli altri!”.
Mentre aumentano i casi di bullismo e risse di massa tra i giovanissimi di varie città d’Italia, il piccolo gruppo di adolescenti di “Missione in famiglia” a Tavernerio ha assistito alla testimonianza di due giovani missionarie. Con un click, infatti, la comunità virtuale si è riunita attorno a queste giovani donne sulla trentina che hanno consacrato la loro vita alla missione di Gesù. Simonetta è saveriana, originaria di Macomer (in Sardegna). Dopo aver studiato giurisprudenza, rinuncia ad un importante incarico a Ginevra presso l’Onu per diventare religiosa. Parte per il Congo RD, dove svolge la formazione di base e nel 2018 fa i voti religiosi. In quell’occasione il nome che le è stato attribuito dalla famiglia congolese che l’ha accompagnata è “Wabiwa” (meravigliosa sorpresa).
Francesca è originaria di Lipomo (CO), ha un fratello ed una sorella di cui è la maggiore. Seguendo il desiderio di donarsi per amore agli altri decide di lasciare casa, amici, oratorio, pallavolo ed entra nelle suore della Carità di santa Giovanna Thouret. È laureata in Scienze dell’educazione e, frequentando il carcere di S. Vittore, trova la sua vocazione.
Un aspetto che unisce le due giovani è l’amore per Gesù e per la missione. Dice Simonetta: “È il mio sposo! La missione è comunione con Cristo, con le sorelle e desiderare la vita eterna”. Confida Francesca: “A 18 anni ho partecipato agli esercizi spirituali. È stato l’inizio di una riflessione su di me. Sono stata spinta dal desiderio di creatività, volevo fare qualcosa per amore e allora ho chiesto al Signore: che cosa vuoi da me?”.
Oggi, Simonetta si prepara per la missione in Camerun mentre Francesca svolge il suo servizio con i giovani del quartiere Brancaccio a Palermo, insieme a due consorelle.
“Ragazzi, decidete voi chi volete diventare. Che colore hanno le vostre relazioni? Quali sono le passioni che vi bruciano dentro?”. Le missionarie hanno gentilmente provocato i ragazzi ed ora tocca a loro riempire la pagina bianca delle loro vite: “Sorridi, è tempo di missione!”.