“Siete la sua seconda famiglia”
Anita, sorella unica di p. Virginio, ci aggiorna sulla situazione del fratello missionario, che manda un appello a tutti gli amici della Sardegna.
Padre Virginio si trova in un letto dell'ospedale Niguarda di Milano, reparto di Neurochirurgia. Soffrendo per ernie cervicali, le teneva sotto controllo con qualche terapia. Ma dai primi di febbraio i dolori sono aumentati, fino a fargli perdere l'uso normale delle gambe.
Dietro mia insistenza, finalmente il 2 marzo, aiutato dalla gente, è stato imbarcato su un aereo diretto a Milano per una visita specialistica. Finché il 5 marzo, ormai incapace di muoversi, l’ho fatto portare in ambulanza al pronto soccorso del Niguarda.
Qui gli hanno fatto tutto ciò che dovevano, compresa la risonanza con liquido di contrasto. Riscontrando una sacca di pus all'esofago, che aveva contaminato anche le vertebre, i medici hanno subito provveduto per l'operazione (durata cinque ore).
Dopo cinque giorni in terapia intensiva, ora è in reparto di neurochirurgia. Secondo il chirurgo che lo ha in cura, ci vorrà parecchio tempo per poter riacquistare l'uso delle gambe e delle braccia; dicono che è come se avesse avuto un ictus alla spina dorsale.
Virginio è informato della sua situazione e, nonostante tutto, ha riacquistato la sua serenità e il suo sorriso, che dà forza anche a me per potergli stare vicino e aiutarlo.
Io sono credente, e penso che Colui che è lassù ci aiuterà a superare tutti gli ostacoli e sono sicura che ci accompagnerà per tutto il tempo che ci vorrà.
Sono anche certa che ce la faremo, e che p. Virginio tornerà come nuovo.
Grazie per le vostre preghiere. Stategli vicino in qualsiasi modo, perché voi amici e amiche della Sardegna siete la sua seconda famiglia. Padre Virginio mi ha dettato queste parole, che trascrivo: è il suo saluto personale a tutti voi, in Sardegna.
Un abbraccio forte, Anita.